“La coerenza e l’onestà intellettuale dovrebbero essere alla base di ogni azione o pensiero, sia esso politico, personale o professionale se non addirittura morale”. L’amministrazione comunale di Vallefiorita, presieduta dal sindaco Salvatore Megna, replica alla nota del gruppo di minoranza, definita “assai sibillina, dove l’attuale minoranza si chiede come mai il punto prelievi sito nei locali della guardia medica non sia più attivo, domandandolo all’Asp, competente per materia, ma accostando tra le righe tale pensiero ad un disegno ben preciso teso a favorire alcune figure mediche professionali, presenti nel nostro comune, ad esercitare una funzione, sempre secondo gli stessi, in modo abusivo e tendenzioso”. Per l’amministrazione Megna, si tratta di affermazioni ed accostamenti gravi, “che continuano sulla falsa riga di post calunniosi e diffamanti pubblicati e poi come al solito frettolosamente cancellati dalla pagina social del gruppo “Insieme per cambiare”, privi di fondamento e soprattutto di qualsivoglia minimo rispetto umano e professionale.
A lor signori ci corre, quindi, l’obbligo di ricordare date, tempi ed accadimenti, che oggi pare abbiano

  • speriamo non dolosamente-, dimenticato.
    Il “punto prelievi” realizzato presso i locali della guardia medica, nasce nel 2013 al fine di implementare il servizio di assistenza territoriale e salvare di riflesso il servizio di guardia medica, per la quale era già stata deliberata la chiusura.
    L’operazione ebbe risultanze positive grazie alla sinergia, all’unità di intenti ed alla preziosa collaborazione instaurata tra l’allora amministrazione guidata dal Sindaco Salvatore Megna e il Gruppo politico di minoranza “Vallefiorita nel cuore”, la cui delegazione, rappresentata dal Consigliere Salvatore Bruno e da Rocco Mungo, con grande senso di responsabilità si offrì per portare avanti una preziosa e fondamentale intercessione con l’ex Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro Gerardo Mancuso.
    Di quella vicenda, invece, ricordiamo perfettamente che l’altro gruppo di minoranza, ieri come oggi guidato dal Consigliere Enzo Bruno, non ebbe alcuna “premura” nel prodigarsi e di spendersi né per salvare la guardia medica, né per realizzare il “punto prelievi”, nonostante le forti e salde amicizie politiche all’interno dell’amministrazione sanitaria di cui all’epoca godeva da Dirigente Politico Regionale, Segretario Provinciale PD e da Consigliere Provinciale”.
    Per Megna e gli altri amministratori, “questi sono i fatti, chiari, limpidi, con atti e testimoni ed ancora una volta trasparenti e nell’interesse della collettività.
    Se avessimo voluto favorire qualcuno, avremmo già allora potuto barattare gli interessi della comunità in favore di quelli personali, ma questa è una pratica che non ci appartiene e mai ci è appartenuta.
    Oggi come allora, nell’ambito dei nostri poteri e della nostra, sempre dimostrata, competenza, continueremo a lavorare con coerenza solo ed esclusivamente nell’interesse della popolazione, che da 20 anni ci premia col proprio consenso ed è consapevole che l’azione portata avanti negli anni da questo gruppo politico e da questa amministrazione non è mai stata ad intermittenza in base alle “convenienze” , ma ha sempre guardato a prescindere al bene comune ed agli interessi collettivi.
    Potreste voi dire altrettanto?”.
    Carmela Commodaro
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