All’iniziativa del Gal Serre Calabresi, “Torrone in festa”, svoltasi domenica scorsa a Soverato, ha partecipato anche il Comune di Amaroni, con il suo prodotto d’eccellenza, il miele. La tavola rotonda sul torrone “No&Mi” come proposta d’eccellenza per la valorizzazione delle produzioni identitarie dell’area delle Serre calabresi, ha preso parte il vicesindaco di Amaroni Teresa Lagrotteria, con un intervento molto interessante. Lagrotteria ha “comunicato” un territorio importante, quello delle Preserre, soffermandosi su concetti come branding, marketing e soprattutto sul valore dell’identità. «Identità locale – ha precisato – intesa come un patrimonio di cultura materiale e immateriale da preservare e diffondere, che non si pone come limite alla globalizzazione ma come modello di sviluppo aperto all’interscambio, leva per la crescita socio-economica secondo la Snai, Strategia Nazionale delle Aree Interne, quale noi siamo». L’amministratrice ha sottolineato che Amaroni è Città del Miele della Calabria dal 2005: le Città del miele non sono altro che una rete di territori che danno origine e identità ad oltre 60 tipologie di miele, alcune uniche proprio in virtù delle loro origini regionali e territoriali. «Col tempo – ha aggiunto – abbiamo lavorato per riempire di significato il nostro essere città del miele, ritenendo di non doverci limitare al semplice versamento della quota associativa annua o alla partecipazione in occasione delle convocazioni assembleari; forti della nostra tradizione ultrasecolare di pratica dell’apicoltura e di un ottimo prodotto, abbiamo individuato nel miele una delle vocazioni del territorio, creando le basi per la sua specializzazione produttiva. Così sono nati il marchio collettivo, di proprietà comunale, “Amaroni Mieli” e il suo pay off “I buoni di Calabria”, branding pubblico per far conoscere ciò che ci identifica e ci differenzia come territorio; marketing territoriale, strumento per comunicare cosa siamo. Ma il marchio ha risposto anche alle esigenze di tutela del consumatore, collegando il prodotto ad uno specifico luogo di produzione. Una politica di sviluppo locale che ha prodotto i suoi risultati». Poi Teresa Lagrotteria ha snocciolato alcuni dati: «Amaroni mieli ha debuttato all’edizione 2012 di Vinitaly, inaugurando le degustazioni all’interno di Agrifood Club, che ospita le eccellenze alimentari italiane; abbiamo proposto un intero menù con il miele quale ingrediente principe, molto apprezzato; abbiamo ospitato il concorso nazionale Il miele in cucina, realizzato un laboratorio teorico didattico sul miele con il maestro Sergio Barzetti. L’identità è stata l’essenza della strategia promozionale perché attraverso il miele il territorio di Amaroni ha ottenuto visibilità e autorevolezza, superando i suoi ristretti confini geografici, arrivando a conquistare con il miele di castagno il Premio Nazionale il Miele del Sindaco 2021, assegnato dalle Città del Miele nell’evento Montalcino. Sempre il nostro miele di castagno è stato protagonista a Sacile (Friuli) in una manifestazione di Città del miele, alla sua prima edizione, I mieli d’Alpe Adria; è stato scelto dai consumatori come miglior miele in accostamento al caffè». Concludendo, il vicesindaco amaronese ha rilevato che «No&Mi è senza dubbio una nuova opportunità: è branding, strategia comunicativa, cooperazione a vari livelli e tra soggetti differenti per valorizzare il territorio delle Serre attraverso due produzioni identitarie».

Carmela Commodaro

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