GIRIFALCO – Un albero verde e rigoglioso cresce all’orto della Duchessa, un suggestivo luogo a poco più di un chilometro dal centro abitato di Girifalco. L’albero, denominato Rino, ha una particolarità: nel suo tronco sono rimasti incastonati i rifiuti portati dal fiume. Rino è, così, divenuto inconsapevolmente un simbolo destinato a far riflettere sulle azioni dell’essere umano sulla natura e sull’ambiente. Appreso dell’esistenza di Rino, grazie alla segnalazione del proprietario del terreno Rocco Tolone (detto Rino) l’amministrazione comunale – su input del vicesindaco con delega all’Ambiente, Alessia Burdino – lo ha fatto divenire meta di una prima visita guidata a cui, sabato scorso, hanno partecipato gli studenti della IV B della scuola primaria accompagnati dai docenti e guidati dall’artista Massimo Sirelli. Rino, però, aspetta ora i bambini (e non solo) di tutta la Calabria. L’amministrazione comunale ha, infatti, avviato un’attività promozionale (social e non) finalizzata a far conoscere quest’albero attraverso un banner appeso in piazza Umberto I da cui è possibile reperire il numero di telefono della Pro Loco per prenotare la visita guidata all’albero Rino: n. 328 475 9744. Il giorno dopo la visita all’albero Rino, altri piccoli bambini hanno animato la festa dell’albero: dopo la messa celebrata dal parroco, don Antonio De Gori, nella chiesa di San Rocco, l’amministrazione comunale – alla presenza del vicesindaco con delega all’Ambiente Alessia Burdino e del consigliere comunale con delega alla Pubblica Istruzione Delia Ielapi, promotrici dell’iniziativa – ha donato una foto ricordo a tutti i bambini per i quali è stato piantato l’albero della vita nel 2021. Ad animare la mattinata è stato il simpatico coniglietto Bing. Una due giorni ricca di significati organizzata grazie al supporto di: Pro Loco, Prociv, Parrocchia Santa Maria delle Nevi, Avis Girifalco, Pepè Rosanò, Domenico Olivadese, Rocco Tolone, Polizia Municipale, IC Scopelliti guidato dalla prof. Caterina Coda, Giovanni Marinaro, Servizio Civile Avis, Corpo Forestale Volontari, operai del Comune, Luigi Chiodo, le famiglie De Vinci e Fodaro e Angelo Notaro.

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