La pandemia da covid-19 ha fatto irruzione nelle nostre vite, cambiando il mondo per sempre. L’emergenza sanitaria si è, rapidamente, tradotta in emergenza economica e, soprattutto, sociale e psicologica. I giovani, già fragili, hanno sperimentato sulla loro pelle il peso del distanziamento e, quindi, della solitudine e si sono trovati ad affrontare, in una fase della vita di per sé delicatissima ed estremamente mutevole, ulteriori ostacoli. Si può sostenere che proprio loro siano stati la categoria maggiormente colpita dai drammatici risvolti della pandemia. Le Istituzioni – la Scuola, in primis – hanno il dovere di intervenire, predisponendo ed attuando strategie che educhino i ragazzi alla resilienza: questi, infatti, hanno l’urgente bisogno di padroneggiare strumenti utili ad affrontare e a superare, in generale, le crisi. In quest’ottica si colloca “Self-awareness: Embrace Yourself, Embrace the World”, progetto Erasmus+ che, dal 18 al 22 di ottobre 2021, ha coinvolto, insieme all’ITT “G. Malafarina” di Soverato, scuole provenienti da Grecia, Turchia e Ungheria. Guardare dentro sé stessi e, al contempo, avere come riferimento il mondo è possibile. Gli studenti e i docenti dei Paesi partecipanti sono stati accolti a Soverato e, fin dal primissimo istante, lo staff dell’Istituto, coordinato dalla prof.ssa Savina Moniaci, ha coinvolto gli ospiti in attività – interne ed esterne ai locali della scuola – volte ad implementare l’autoconsapevolezza; a cominciare da un’attenta indagine sulla personalità, affrontata come un complesso di elementi in divenire. Gli studenti, attraverso giochi e intriganti workshop, organizzati da Giuseppina Codispoti, Rachele Mesiti, Sandra Macrina, Francesca Migliarese, Maria Antonietta Battaglia, Giuseppe Schiavi, Antonella Morrone, Tiziana Chiappetta e Giuseppe Pisano, sotto la supervisione tecnica di Rocco Rosanò sono stati guidati a sviluppare la capacità di guardarsi dentro e a riconoscere valori, talenti, desideri, tutti “mattoncini” utili a edificare il proprio “io” del futuro, con uno sguardo anche sul mercato del lavoro. L’autoconsapevolezza è stata alimentata anche dal punto di vista storico-tradizionale, con visite guidate che hanno portato i giovani alla scoperta di comuni radici culturali e a considerare l’eredità che proviene dal passato non già come un monumento, ma come un faro che possa illuminare la strada del domani. Determinante anche nel permettere ai giovani di affrontare la timidezza e superare ogni barriera (a cominciare da quella della lingua) è stata la festa del 20 ottobre: sono stati coinvolti giovani artisti del comprensorio, i quali, a loro volta, hanno trascinato tutti in un vortice di danze, musica ed emozioni. L’esperienza si è arricchita con la presentazione, nel contesto dell’Awareness Erasmus Day, di “Le ali del bruco”, romanzo di Antonio Cucciniello che racconta proprio la storia di un uomo che riesce a trovare dentro sé stesso i mezzi per superare le difficoltà economiche, psicologiche e familiari che lo hanno travolto. L’autore campano, assieme al paroliere Antongiulio Iorfida (autore, assieme a Vincenzo Maida, di “Le sue ali”, brano ispirato proprio al romanzo al centro dell’incontro), alla prof.ssa Moniaci e all’altra ambasciatrice EPALE per la Calabria, la dott.ssa Antonietta Fazio, ha presentato il romanzo e sviluppato un dialogo proficuo e intenso con gli studenti delle delegazioni. Il Dirigente Domenico Agazio Servello, con la simbolica consegna degli attestati di partecipazione e il taglio della torta, ha chiuso una no-stop frizzante, innovativa, dinamica e, al contempo, commovente e significativa.

  Antonella Morrone

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