“Ho letto attentamente e condiviso, in modo forte, il messaggio che i vescovi calabresi hanno rivolto al mondo della politica per la “vita buona” della nostra Regione. Un messaggio significativo e, più che mai, attuale che chiama alla responsabilità tutti quanti sono stati scelti dai cittadini a svolgere una missione nobile e delicata, come quella della politica.  Un campo dove, ancora di più oggi, i valori cristiani rappresentano una bussola imprescindibile che dovrebbe orientare la nostra difficile missione. Un appello, quello della Conferenza Episcopale Calabra, che arriva a ridosso dell’appuntamento delle regionali che, in questo periodo storico così complesso, assume una particolare rilevanza. La necessità di risanare, con una terapia intensiva, l’azione amministrativa e politica: riprendo le parole dei vescovi che voglio fare mie, interpretando l’impegno assunto nella mia terra. C’è bisogno di ripartire da idee e programmi condivisi, che mettano al centro le competenze e le migliori risorse di cui disponiamo, per spazzare via le ombre dell’assistenzialismo e della criminalità organizzata che hanno mortificato la nostra regione. In questo percorso, il richiamo al bene comune è un altro appello forte che i vescovi rivolgono alla politica. In tal senso, la strada intrapresa a livello nazionale dal Governo Draghi costituisce un esempio positivo di dialogo e di collaborazione tra diverse forze politiche, verso un “giubileo sociale” di cui la Calabria ha davvero bisogno. Sono convinta che ogni goccia contribuisca a formare gli oceani e che ciascuno di noi debba mettersi al servizio della comunità, contribuendo a dare nuova linfa ai valori essenziali della vita cristiana anche in politica”.

Indietro