Mostra fotografica “Scatti Umani”, di Francesco Malavolta, si è conclusa ieri: un’iniziativa inserita fra le attività organizzate da Fondazione Città Solidale sul delicato argomento del pregiudizio e degli stereotipi. Una mostra che ha arricchito l’evento “Quel Dolce Pregiudizio”, moderato da Marcello Barillà, che aveva visto oltre all’intervento del sindaco di Soverato Ernesto Alecci, quelli di Donatella Soluri, presidente Commissione provinciale Pari Opportunità di Catanzaro, Luciana Loprete, presidente Fand Catanzaro, Silvio Cilento, presidente Arci Cosenza e attivista Lgbti. Un impegno quello di Fondazione Città Solidale supportato anche dall’associazione Kinema che ha voluto inserire l’arte visiva quale strumento di lotta al pregiudizio attraverso la proiezione nel contest del Magna Graecia Film Festival del cortometraggio “Un giorno la notte” dei registi Michele Aiello e Michele Cattani. Un’opera di sensibilizzazione che in questi giorni ha visto una buona partecipazione di pubblico all’ex Comac di Soverato che non solo ha assistito al concerto del Boto Cissoko Trio ma anche potuto ammirare le foto di Francesco Malavolta che in uno scatto racconta la drammaticità del fenomeno migratorio con crudo realismo. I momenti che vedono migliaia di persone salvati nel mar Mediterraneo o attraversare, nonostante situazioni proibitive, insieme anche bambini piccolissimi la famosa “rotta balcanica”. Le foto di Malavolta continueranno a parlare attraverso le immagini nei prossimi giorni fino al 10 agosto a Gasperina. Fondazione Città Solidale vuole continuare il suo impegno contro ogni forma di discriminazione ma anche aumentare il suo impegno in favore dei più deboli anche attraverso il sorriso, così come successo in occasione della giornata di inizio estate organizzata al Centro diurno Minozzi a Squillace Lido, dove si è potuto apprezzare l’impegno dei ragazzi nelle riflessioni sul percorso vissuto durante tutto l’anno un po’ particolare, che ha comunque dato l’opportunità a ciascun membro di conoscere se stesso e gli altri, di creare solidi legami e potenziare le proprie capacità ed abilità, nonché di trascorrere momenti di serenità e svago. Un anno dove non sono mancati i momenti di spiritualità e ringraziamento, con letture di preghiere da parte di alcuni ospiti e con la presenza del presidente padre Piero Puglisi che ha espresso gratitudine per i percorsi fatti dai Centri diurni e dai loro componenti. Un’occasione anche per augurarsi di poter tornare presto ad aprire lo stesso servizio in favore di persone disabili che hanno la voglia, grazie anche al supporto dell’equipe multidisciplinare, di mettersi in gioco per superare qualsiasi tipo di pregiudizio.

Carmela Commodaro

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