Incontro culturale dedicato al potere creativo ed evocativo della scrittura

Il potere creativo ed evocativo della scrittura. Il piacere (che diventa amore) per la lettura. Una mescolanza di emozioni e sentimenti positivi ha qualificato l’incontro culturale di Chiaravalle con la scrittrice Vittoria Camobreco e il suo libro “È tutto vero”. Cornice dell’evento, la sala consiliare comunale che ha anche ospitato la consegna del premio “Humanae civilisque culturae” 2021.
Sul romanzo di Vittoria Camobreco, hanno dialogato a lungo con l’autrice i presenti. Tra gli altri: Francesco Pungitore e Pina Rizzo, Marzia Sanzo e Maria Piacente, Ulderico Nisticò e Francesco Brancatella, Annamaria Colabraro e Giovanni Sestito. Quest’ultimo, in qualità di promotore dell’iniziativa e di presidente della sezione provinciale dell’Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare, ha voluto testimoniare l’impegno per rafforzare le reti di socialità sul territorio, come elemento fondante di una comunità che sa darsi forza attraverso le relazioni.
Del libro è stata evidenziata l’originalità della prosa e l’interesse narrativo, toccando i vari aspetti della trama. “È tutto vero” offre uno spaccato di storia calabrese, con fatti reali che fanno da sfondo a slanci immaginativi pregni di reminiscenze classiche.
Lollò Cartisano, uno degli ultimi sequestri di persona accaduto in Calabria nel 1993. Inizia da qui il viaggio di Morgana per un reportage in queste terre di estremo Sud, per narrare il fenomeno dei sequestri di persona e della criminalità. L’impatto con questi luoghi e le sue culture è sorprendente perché la storia da scandagliare e raccontare si trasforma nello strumento di conoscenza di un popolo dalle più svariate sfaccettature, nelle quali personaggi fantasmatici popolano la vita notturna della donna, portandola in un mondo esistito che capovolge la sua prospettiva.
Un’opera, quindi, che rende merito al valore di una scrittrice che, da sempre, si produce in entusiasmanti e apprezzate proposte culturali in Calabria.

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