Un’ora di adorazione eucaristica e celebrazione con intensa omelia ad Amaroni, nella giornata mondiale del malato che si celebra oggi. Il parroco don Roberto Corapi ha invitato tutti dinanzi a Gesù Eucarestia per presentare gli ammalati nel corpo e nello spirito. Ha parlato di tutte le malattie, e soprattutto degli ammalati colpiti dal coronavirus, ricordando don Mimmo Battaglia, nuovo arcivescovo di Napoli. «Siamo qui oggi per pregare – ha detto don Roberto – e per consegnare la nostra vita a Gesù con tutte le nostre malattie di ogni genere. Gesù lo dice: venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi ed io vi ristorerò. Chi di noi non è stanco e oppresso? Siamo qui, Gesù, perché soltanto tu puoi guarire,,perché medico dei corpi e delle anime». Dopo l’adorazione eucaristica don Corapi ha celebrato la santa messa con una chiesa abbastanza gremita nel rispetto delle norme sanitarie. Durante l’omelia don Roberto si è soffermato sulla figura di Maria «nostra mamma del cielo, consegnando tutti gli ammalati di Amaroni e del mondo intero e pregando per loro». «Voi, cari ammalati, siete la carne di Cristo – ha affermato il parroco – la sua stessa carne. Coraggio, non sentitevi soli, non siete dei numeri, né dei codici fiscali, ma siete volti da accarezzare e da amare. Siete Cristo». Al termine della celebrazione eucaristica, alla presenza dei gruppi parrocchiali che non lo lasciano mai da solo, don Roberto ha voluto consegnare a tutti i fedeli una immaginetta con la preghiera agli ammalati composta da Papa Francesco. Così ad Amaroni si è scritta un’altra pagina del Vangelo con gli ammalati e con parole di speranza e di ogni bene.

Carmela Commodaro

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