Tra i punti all’ ODG della seduta ordinaria del Consiglio comunale di Satriano di Giovedì 12/11/2020, c’era l’approvazione del progetto definitivo del secondo lotto di lavori per la realizzazione del depuratore consortile dei Comuni di Satriano, Soverato, Davoli, San Sostene. Pur riconoscendo l’importanza e la strategicità dell’opera abbiamo chiesto – attraverso il nostro capo gruppo consiliare Dott.Pietro Curatola – di rinviare l’approvazione del progetto perché, dopo una prima ma attenta analisi, abbiamo riscontrato carenze e incoerenza riguardanti impatti importanti sotto il profilo ambientale, turistico e di salute dei cittadini di tutto il comprensorio. Abbiamo chiesto pertanto di discutere alcuni aspetti tecnici del progetto che allo stato attuale non prevede la realizzazione delle “condotte sottomarine disperdenti” utile al trasporto delle acque reflue, a monte filtrate, direttamente in mare (a distanze e profondità consentite dalla legge). Un accorgimento che oltre a tutelare maggiormente le acque fluviali (che non possono essere tutelate solo a parole o quando si parla di contratto di fiume!) eviterebbe anche, in caso di malfunzionamento o di eccesso di liquidi da smaltire, la formazione di quei fastidiosissimi – a volte tossici – “bloom algali” spesso visibili agli occhi di tutti: turisti compresi! Insomma una questione di impatto ambientale rilevante da valutare con l’aiuto di tavoli tecnici locali e che meriterebbe un approfondimento serio. ” Qui si tratta di preservare il nostro litorale e il nostro ambiente per le future generazioni; c’è una questione grave di incoerenza con le normative e le indicazioni europee in termine di politiche “verdi” e soprattutto con l’impegno da protagonisti per il contratto di fiume che tra gli obiettivi principali ha la tutela del fiume e dell’ambiente che viviamo; stiamo parlando anche di tutela della salute della vegetazione marina mediterranea e soprattutto degli abitanti ma anche di chi viene a visitare durante la stagione estiva i nostri posti meravigliosi”. “Come fa un comprensorio a vocazione turistica a sottovalutare gli eventuali effetti negativi su ambiente e turismo di politiche affrettate, portate avanti senza tenere presente che alcuni progetti, specie se partiti sin dal 2013, debbano essere per forza di cose rivisti, corretti ed eventualmente migliorati?” Per queste motivazioni, Orizzonte 2030, ha preferito astenersi nell’espressione di voto relativa a questo importantissimo argomento. “Proveremo comunque, con gli strumenti che abbiamo, ad approfondire questi temi insieme a tutte le comunità del comprensorio interessate dall’intervento”.  

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