ROMA – “La comunicazione del governo è molto lineare e univoca: oggi, venerdì, ci sarà l’aggiornamento dei dati della curva epidemiologica e un aggiornamento dei livelli di rischio delle regioni, ci sarà l’indicazione di quelle regioni che meritano una nuova classificazione. È un metodo assolutamente scientifico”. Lo dice Giuseppe Conte, ospite della tre giorni promossa dalla Cgil ‘Futura: lavoro, ambiente, innovazione’. “Confido che oggi l’RT nazionale che nelle ultime settimane è arrivato a 1,7 oggi possa, già per effetto delle misure adottate e della ‘colorazione’ delle regioni, essersi abbassato: vorrebbe dire che le misure che abbiamo adottato col dpcm funzionano e allora saremmo incoraggiati a continuare su questa strada”, aggiunge.

“SCUOLE NON SONO FOCOLAI MA REGOLE VANNO RISPETTATE”

“Dobbiamo essere molto franchi: i nostri dati ci dicono che le scuole di per sè non sono focolai di contagio. Ovviamente c’è anche il valore ideale della formazione in presenza, ecco perché cerchiamo di mantenere questo presidio”, afferma Conte. E prosegue: “Certo quello che avviene intorno, prima e dopo le scuole, può costituire un focolaio. Per questo dobbiamo tutti rispettare le regole: distanza, mascherina, igiene delle mani. Posso dire che l’esperienza ci dice che i ragazzi rispettano molto le regole“.

“NON HO LA PALLA DI VETRO”

“Non ho la palla di vetro o le capacità da indovino. Ma se oggi si confermasse un abbassamento dell’Rt nazionale non significherebbe che saremmo fuori pericolo. Il mese di novembre è dedicato a contenere la curva di contagio“, dice ancora Conte. “A dicembre nessuna catarsi liberatoria”, conclude il premier.

“NATALE È UN MOMENTO DI RACCOGLIMENTO”

“Natale non è solo shopping, fare regali: a prescindere dalla fede religiosa è senz’altro anche un momento di raccoglimento spirituale e farlo con troppe persone non viene tanto bene”, conclude Conte. (dire.it)

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