Il beato Carlo Acutis, beatificato l’ottobre scorso da Papa Francesco, sarà la figura da imitare da parte di tutti i bambini e ragazzi di Amaroni. Don Roberto Corapi lo pone, infatti, come figura da imitare. Nel corso della celebrazione eucaristica di oggi ha svelato il personaggio: il beato Carlo Acutis, figura tanto cara a don Roberto, tant’è che cinque anni fa, a Stalettì, aveva proposto la mostra dei miracoli eucaristici. «L’ho conosciuto cinque anni fa – ha detto il parroco – ed ora qui ad Amaroni voglio dedicare l’oratorio e il catechismo a lui che è morto all’età di 15 anni per leucemia fulminante. Carlo, innamorato dell’eucarestia, a sette anni chiese di fare la prima comunione. Ha fatto da piccolo tanta carità, e innamorato di Gesù partecipava quotidianamente alla santa mesa. Affermava che l’eucarestia è l’autostrada per il cielo. Non io, ma Dio, diceva ai suoi coetanei. Ha usato i social per divulgare i miracoli eucaristici, inventando proprio una mostra itinerante. Per tutti noi diventa un santo feriale da imitare; ed io oggi, in un’epoca in cui si fa un uso sbagliato di internet, che informa ma non forma, voglio che Carlo diventi una figura da imitare per Amaroni e per tutti i ragazzi. Carlo quando ha scoperto la leucemia, in punto di morte a soli tre giorni offrì le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa». «Che figura straordinaria – ha aggiunto don Corapi – questa di Carlo. Stamattina voglio affidarvi alla sua protezione. Ti prego, Carlo, prega e proteggi da lassù i nostri bambini, i ragazzi e tutta Amaroni. E se puoi distruggi questo virus invisibile e pericoloso».
Carmela Commodaro

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