SQUILLACE – Si è riunito stamane a Squillace il consiglio comunale, presieduto da Paolo Mercurio. Ad inizio seduta il consigliere di minoranza Giuseppe Facciolo, del gruppo “Squillace in Movimento”, ha posto una questione pregiudiziale sospensiva, chiedendo al presidente di annullare la seduta per via della «decadenza ipso iure delle delibere di consiglio pubblicate all’albo pretorio on line oltre il termine stabilito dal regolamento». «Il regolamento – ha affermato Facciolo – dice che le deliberazioni sono pubblicate a cura del segretario comunale non oltre 30 giorni dalla loro adozione; trascorso infruttuosamente questo termine le stesse decadono ipso iure». Tra le delibere vi sono quella sull’elezione del presidente del consiglio, la convalida dell’elezione del consigliere Antonio Primerano e il rendiconto finanziario 2019. Il sindaco Pasquale Muccari e lo stesso Mercurio hanno preso atto di quanto sostenuto da Facciolo, ma hanno ritenuto ugualmente di andare avanti con la riunione; al che Facciolo ha preannunciato di inviare tutti gli atti relativi al Prefetto di Catanzaro. La riunione è proseguita con la discussione sul piano economico-finanziario per la gestione dei rifiuti per l’esercizio 2020 e sulla determinazione delle tariffe Tari per l’anno 2020. Sull’argomento è intervenuto il consigliere di opposizione di “Tuttinsieme per Squillace” Enzo Zofrea, il quale ha fatto una lunga disamina con riferimento anche ai piani degli anni precedenti, evidenziando l’enorme aumento dei costi. Per questo è stato espresso voto contrario. Sicuramente, in questi anni – ha affermato Zofrea – i dati relativi alla raccolta dei rifiuti solidi urbani con il sistema della differenziata “porta a porta”, sono migliorati considerevolmente fino a raggiungere il 75% di raccolta differenziata. Giusto merito va riconosciuto a questa amministrazione, ma soprattutto ai cittadini squillacesi che, in questi anni, con grande senso civico e di responsabilità hanno contribuito a un notevole miglioramento della percentuale di raccolta differenziata. All’impegno richiesto ai cittadini, però, in questi anni, non è conseguito alcun vantaggio di natura economica. Con l’approvazione di questo piano economico finanziario, ogni famiglia, si troverà in bolletta una spesa in più variabile tra i 15 e i 20 euro l’anno. L’aumento dei costi, per i commercianti, risulterebbe addirittura superiore se non fosse stato calmierato da uno sconto del 25% della tassa, per i 3 mesi di mancato introito, causa Covid, che per legge i Comuni sono tenuti ad applicare. Pertanto senza i suddetti contributi avremmo avuto aumenti più marcati che comunque andranno ad incidere sulla Tari dell’anno prossimo. Noi come consiglieri di minoranza siamo vicini a ciascuno di loro e avremmo auspicato la necessità di agevolazioni per i commercianti bloccati per il Covid, al punto da affermare che forse l’amministrazione avrebbe dovuto osare di più tutelando e aiutando il commercio con sgravi e forme di aiuto aggiuntive rispetto a quelle messe in campo dal governo, come l’attuazione dell’art. 30 ter del decreto crescita che prevede la possibilità per i Comuni di attingere ad un fondo appositamente dedicato, istituito dal Ministero dell’Interno, finalizzato a sostenere l’economia locale e soprattutto le attività commerciali. Si tratta di un provvedimento che prevede la possibilità di accedere ad una serie di agevolazioni, a determinate condizioni, in favore di tutti gli artigiani, i commercianti ed i piccoli imprenditori. Un’opportunità che, a quanto pare, questa maggioranza non ha tenuto in considerazione. Ricordo che, nel mese di Febbraio, avevamo inviato al Sindaco per mezzo pec, una proposta per chiedere al comune di Squillace di attivarsi per stanziare fondi a sostegno delle attività locali, così come previsto dal Decreto crescita del Governo. Una proposta a costo zero per l’Ente e che, invece, avrebbe comportato un notevole risparmio per le casse dei nostri commercianti. Naturalmente non abbiamo ricevuto risposta. Sappiamo perfettamente che la Tari, o tassa sui rifiuti, deve coprire per legge tutto il costo del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti. Per questo motivo gli aumenti dei costi dovuti al nuovo bando non possono far altro che ripercuotersi sui cittadini. Quindi, a fronte di una città che appare ogni giorno più sporca e nonostante il grande contributo dei cittadini, ci sarà l’aumento delle tariffe. Perché, Sindaco, questa è la percezione che hanno i cittadini squillacesi. Come già denunciato pubblicamente, a noi, in queste settimane estive, è toccata l’amarezza di raccogliere le lamentele e le proteste dei cittadini squillacesi e dei visitatori che hanno trovato un paese sporco, malgrado l’ammirevole lavoro degli efficienti operatori ecologici che, purtroppo, inspiegabilmente ridotti nel numero, si sono sottoposti a grandi sforzi. A mio avviso, il comune dovrebbe dotarsi di una struttura che controlli giornalmente i lavori svolti dalla concessionaria, visto l’elevato costo del servizio, anche per evitare eventuali altri contenziosi come quelli già in essere tra il Comune e le precedenti Società. Una buona Amministrazione sa programmare la gestione dei rifiuti e sa anche come premiare i cittadini che collaborano in maniera corretta invece di chiedere loro continuamente sacrifici economici. Proprio per queste considerazioni, ognuno di noi può e deve fare la propria parte; la nostra parte intendiamo esprimerla dichiarando voto contrario a questo Piano Economico Finanziario per la gestione dei rifiuti». Il consiglio ha poi deciso, all’unanimità, sull’esercizio dell’opzione ex art. 233 del Tuel per il bilancio consolidato dell’esercizio 2020; ed ha approvato, con il voto contrario della minoranza, il Dup, il documento unico di programmazione 2021-2023, su cui è intervenuto il capogruppo di “Tuttinsieme per Squillace” Oldani Mesoraca, secondo il quale «non abbiamo trovato alcuna proposta progettuale per lo sviluppo della città. Ancora solo un copia-incolla di quello dell’anno precedente». Ratificate poi due delibere di giunta municipale riferite a due variazioni di bilancio, tra cui la dichiarazione di maggiori entrate per circa 32 mila euro dell’imposta di soggiorno, somma che sarà investita nella tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali, tutela del territorio e ambiente, trasporti e mobilità. Si doveva anche discutere sul riconoscimento del debito fuori bilancio in favore della ditta Giafra srl, che comporterà una variazione al bilancio di previsione e l’applicazione dell’avanzo d’amministrazione, ma la pratica è stata ritirata dal gruppo di maggioranza, in quanto occorre valutare altri atti. «È una vicenda – ha reso noto il sindaco Muccari – che si concluderà positivamente, perché il protocollo d’intesa da me sottoscritto con la ditta interessata è certamente vantaggioso; infatti, riduciamo di oltre la metà un debito di 460 mila euro». In chiusura il sindaco Muccari si è soffermato sull’attivazione della procedura del “superbonus 110%” (Legge 77/20), in seguito ad una specifica mozione in merito da parte del consigliere Facciolo.
Carmela Commodaro

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