PALERMITI – L’arcivescovo mi ha informato di avere ricevuto tanti appelli in favore di don Kingsley Nwachukwu. È un segno dell’affetto dimostrato dalla vostra comunità per questo sacerdote, che ha ben operato tra di voi. Lo ha detto don Stephen Achilihu, inviato dall’arcivescovo per fornire chiarimenti alla comunità, stamane al termine della celebrazione della messa domenicale nella chiesa matrice di Palermiti. La comunità locale, appresa la notizia del trasferimento del vicario parrocchiale, aveva avviato una raccolta di firme a sostegno della permanenza del sacerdote a Palermiti e scritto una lettera all’arcivescovo mons. Bertolone. «La comunità di Palermiti – si legge nella petizione – si appella a Voi chiedendo aiuto e sostegno riguardo a quanto sta accadendo nella nostra parrocchia. La notizia dell’imminente e inatteso trasferimento di don Kinsley ha disorientato e turbato la gente del nostro paese, che ha sentito l’urgenza di manifestare la propria solidarietà e l’affetto sincero verso un sacerdote che in poco tempo è riuscito a riavvicinare i fedeli alla Chiesa creando un clima di accoglienza, fede e unione che mancava da tanti anni. In poco più di un anno e mezzo don Kinsley, con entusiasmo, dedizione, umiltà ci ha fatto riscoprire l’importanza di quei valori spirituali e umani che credevamo ormai irrecuperabili. Il nostro amato don Kinsley ha saputo coinvolgere tutti i fedeli: i giovani, che si erano da anni allontanati dalla vita comunitaria; gli anziani, che hanno (ri)conosciuto il ritorno ai valori cristiani autentici, liberi da falsi moralismi, vacue ostentazioni e celati interessi materiali; i bambini seguiti e accolti come non avveniva da tempo. Grazie all’impegno e alla determinazione di don Kinsley si sono attivate iniziative che hanno coinvolto le varie realtà sociali del nostro paese, in un sentimento di amicizia e fratellanza che dovrebbe essere il vero spirito che anima la Chiesa. A tal riguardo, vorremmo elogiare l’operato del parrocco: le visite alle case e ai malati; l’effettiva messa in funzione della biblioteca parrocchiale “Sabrina Truglia”; la redazione del giornalino parrocchiale che ha visto il coinvolgimento di giovani e bambini; l’appoggio e la partecipazione alle attività della squadra di calcio polisportiva Palermiti; il sostegno e l’incoraggiamento per la Compagnia teatrale Artem; la crescita dell’affluenza in chiesa, proprio in virtù del ritrovato senso di appartenenza alla vita comunitaria. In definitiva, don Kinsley è diventato per Palermiti l’esempio di un ministro in persona Christi. Citando le parole illuminanti di Vostra Eccellenza nel recente scritto “Di cuore, coraggio!”: don Kinsley è per noi fedeli “una guida che accoglie e raggiunge uno ad uno tutti coloro che attendono aiuto e sostegno alle loro difficoltà! Un uomo di cuore, che trascina tutti al Cuore di Cristo”. Dover interrompere il percorso appena intrapreso sarebbe una ferita, un vulnus, per la nostra comunità. Non spetta a noi sindacare sulle esigenze della diocesi, tuttavia la collettività di Palermiti sente l’obbligo morale di sottoporre a Vostra Eccellenza la propria opinione nella speranza che la decisione presa sia revocabile, in accordo, laddove possibile, con i bisogni della nostra e dell’intera comunità diocesana, affinché il ritrovato spirito di aggregazione e partecipazione alla vita parrocchiale di Palermiti non venga nuovamente smarrito. Certi che la volontà e il bene della nostra comunità stia a cuore a Vostra Eccellenza, ci auguriamo che possiate e vogliate accogliere la nostra richiesta di continuare il nostro cammino di fede con don Kinsley, che sentiamo ormai il nostro parroco». Don Stephen ha riferito che la permanenza di don Kingsley a Palermiti era temporanea: era già stato deciso due anni fa il suo trasferimento, all’atto del suo temporaneo insediamento. In pratica, non vi è stata alcuna segnalazione negativa (come si era pensato in un primo tempo) nei confronti del sacerdote nigeriano, che è stato sempre amato dalla comunità palermitese. Il popolo di Palermiti ha, comunque, insistito con don Stephen di riferire a mons. Bertolone di voler mantenere don Kingsley ancora come vicario della comunità parrocchiale.

Carmela Commodaro

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