STALETTÌ – Un invito a profumare tutti come la rosa, come il profumo di Dio. È quello lanciato da don Roberto Corapi, arciprete e parroco di Stalettì, durante la celebrazione solenne della festa in onore di Santa Rita. Una messa officiata all’aperto e molto sentita, visto che è stata intensa e nutrita la partecipazione dei fedeli, nel rispetto del dovuto distanziamento e nelle regole in vigore. Don Roberto, con la gioia nel cuore e nel viso, durante la sua omelia, si è soffermato sulla sofferenza vissuta in questo periodo di coronavirus. «Abbiamo sofferto è vero – ha rimarcato – però è stato un ritorno nelle nostre coscienze, nel silenzio delle nostre case. Oggi va una preghiera per tutti i morti di Civid-19. Oggi vi dico, in questa prima messa parrocchiale ufficiale, che mi siete mancati tanto. È bello ritrovarci qui, oggi, intorno a Santa Rita, per gustare l’eucarestia, in un incontro di amore con Dio. Santa Rita è la santa delle cose impossibili: noi oggi vogliamo chiedere a Dio per sua intercessione tutte le cose a noi impossibili e possibili, solo a Lui che tutto può. Santa Rita è la santa del perdono, sappiamo anche noi perdonare l’altro. Santa Rita è la santa della passione di Cristo. Viviamo anche noi uniti a Cristo, vi prego sempre per essere i cristiani autentici, veri. Spandiamo il profumo della rosa di Santa Rita, profumiamo anche noi con la vita di opere buone e sante imitando Santa Rita. Solo così possiamo costruire la nuova civiltà dell’amore, dei santi». Al termine della celebrazione eucaristica don Roberto ha benedetto oltre 250 rose che ha fatto distribuire a tutti, ringraziando la famiglia Aversa-Mosca che le ha offerte come ogni anno con tanto amore.

Carmela Commodaro

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