CATANZARO –  «Su richiesta di Fratelli d’Italia, il governo si è impegnato a garantire un reddito ai tirocinanti impegnati negli enti locali, nei ministeri e nei Tis, che si sono visti sospendere o interrompere i percorsi formativi a causa delle misure di contenimento adottate per contrastare la diffusione del Covid-19, e che erano stati completamente esclusi dal “Cura Italia”». E’ quanto afferma il vice capogruppo di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, dopo l’accoglimento alla Camera dell’ordine del giorno presentato insieme ai colleghi Walter Rizzetto, Mauro Rotelli e Ciro Maschio. «Con l’ordine del giorno – spiega Wanda Ferro – abbiamo chiesto di attivare strumenti di sostegno al reddito, ad esempio estendendo il trattamento ordinario di integrazione salariale di cui all’articolo 19 del “Cura Italia” anche ai tirocinanti, esclusi dalle categorie per le quali sono state predisposte misure di tutela, nonostante si tratti di lavoratori che di anno in anno prestano servizio in settori strategici degli apparati amministrativi dei ministeri e degli enti locali». «Solo in Calabria – spiega Wanda Ferro – sono circa 7000 i tirocinanti che, a seguito delle misure di contenimento del contagio, sono stati sospesi dalle attività formative e oggi si trovano senza lavoro, senza rimborsi e con spese da sostenere. Un problema del quale ci siamo fatti carico anche attraverso una interlocuzione costante con l’assessore regionale al lavoro Fausto Orsomarso e un confronto costruttivo con colleghi della maggioranza». L’ordine del giorno accolto dalla Camera impegna anche il governo ad assegnare ai tirocinanti un idoneo punteggio nei concorsi banditi dai Ministeri con l’obiettivo di non disperdere la formazione e le competenze acquisite negli anni e in linea con quanto disposto dal decreto per accelerare l’ingresso di nuova forza lavoro nel pubblico impiego. «Auspichiamo ora che il governo dia seguito all’indicazione della Camera con l’inserimento delle misure già nei prossimi provvedimenti economici», conclude Wanda Ferro.

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