STALETTÌ – Un’attività di sollievo di situazioni di disagio sociale esistenti sul territorio. È quella che intende attuare l’amministrazione comunale di Stalettì, avvalendosi della collaborazione con l’associazione culturale “Italia Brasile” di Reggio Calabria, e l’organizzazione di volontariato “Ospitalità e Accoglienza”, con sede in Squillace, nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali e nell’ambito del suo ruolo di promozione e sviluppo delle aggregazioni sociali. Le due associazioni, considerando la ricchezza e varietà della presenza in Sud America della componente sociale di origine italiana, sono promotrici di attività che riguardano lo sviluppo di rapporti tra l’Italia e il Brasile, finalizzati alla reciproca maggiore conoscenza e integrazione, nel rispetto delle diverse sfumature identitarie promuovendo il mantenimento del legame con la madrepatria dei discendenti di emigrati nati all’estero, aventi, quindi, cittadinanza straniera per “ius soli”, agevolando il riconoscimento di quella italiana per “ius sanguinis”, per come previsto dalla legge, attraverso una serie di passaggi amministrativi che si svolgono, in parte, nel Paese straniero di provenienza, mentre altri si effettuano in Italia. Questi ultimi, indipendentemente dal comune di provenienza dell’avo, possono essere espletati in un qualsiasi comune italiano, sia personalmente che tramite delegato. In questo contesto di iniziative, “Italia Brasile” e “Ospitalità e Accoglienza” hanno offerto al Comune di Stalettì la propria disponibilità a porre in essere azioni concrete di solidarietà, attraverso i propri associati, verso i concittadini della madrepatria che vivono in condizioni disagiate. Il progetto è denominato “Un ponte dal Brasile” e consiste nella copertura della spesa necessaria all’acquisto di pacchi alimentari mensili attraverso il “Banco delle Opere di Carità”, che offre il servizio come Onlus. Sono già operativi tutti gli adempimenti necessari per realizzare questa iniziativa di forte solidarietà verso soggetti in condizione di marginalità, quali anziani, donne, immigrati e nuclei familiari disagiati, in questo particolare momento di crisi economica nel quale l’erogazione di alimenti può rappresentare uno strumento di supporto importante.

Carmela Commodaro

 

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