In questa fase cruciale dove bisogna tenere alta la guardia, dove bisogna ridurre al minimo la diffusione del virus, e’ urgente stringere le maglie della rete difensiva. Considerato e facilmente dimostrabile, l’esiguo numero di posti di blocco e i controlli delle forze dell’ordine non siano serrati, non per negligenza degli operatori, ma per evidente sott’ organico territoriale conseguenza naturale nel non garantire la capillarità dei controlli, quindi bisogna metter mani nell’azzerare le cattive e nocive abitudini che favoriscono il coronavirus. Giusto uscire una volta al giorno, facendo l’autocertificazione specificando bene la causa dell’uscita, ma viene naturale chiedersi, qualora non si venisse controllati , siamo sicuri che non ci siano ignoranti e irrispettosi cittadini che approfittano di uscire di nuovo per fare altre compere o commissioni? Uscire più di una volta al giorno, non solo non e’ rispettoso verso chi rispetta le regole, ma allo stesso modo e’ fuorilegge e di fatto fomenta la crescita del coronavirus. Inutile nascondersi , facendo sempre le solite discussioni inutili, e’ importante chiudere questa falla, questa minaccia di contagio, anche se si ridurrà la nostra privacy, già consegnata nelle mani a chi controlla, con il nostro amato smartphone.Quindi non bisogna scandalizzarsi se per caso, gli organi di controllo , abbiano in mano date orari e attività commerciale dove ognuno di noi compie le proprie spese. Di sicuro , valutando la proposta che seguirà , qualcuno potrà dire che sia anti costituzionale, ma di certo è al pari di chi contagia , mettendo a repentaglio il diritto alla salute, anche esso contemplato nella carta democratica italiana , con una sostanziale differenza che non produce sacrificio umano.
LA PROPOSTA IN CHE COSA CONSISTE?
Sotto inteso che l’autocertificazione , bisogna sempre averla per poter uscire, qualora non si venga controllati e fermati dalla pattuglia di turno , in questa fase di limitazione di libertà , scatta la molla di tentare di uscire di nuovo nella giornata, quindi potenzialmente aumentando il numero di persone in giro e di fatto essere fuorilegge . E’ più facile da attuare che da spiegare, semplice perchè quando il cittadino entra nel market, gli si verrà registrato nome e cognome , mostrando un documento, prendendo orari sia di entrata che di uscita.Logicamente per compiere questa operazione ci vorrà collaborazione da parte di tutti , al solo fine di raggiungere un obiettivo , quello di ridurre il contagio, anche se perderemo un po’ di privacy , ne guadagneremo nell’uscita con meno danni da questo incubo coronavirus. Compiendo quest’operazione , daremo in mano a chi e’ preposto a controllare eventuali trasgressioni dell’ordinanza , i dati che verranno ritirati a fine mattinata e a fine giornata lavorativa degli esercenti, che in seguito verranno vagliati in maniera capillare, di fatto riducendo l’impiego le pattuglie in giro , ma servirà più lavoro in caserma per fare i controlli incrociati e le eventuali azioni di trasgressione della legge da parte dei cittadini indisciplinati e irrispettosi. Nel poter denunciare quello che non va bene, serve focalizzare tutto quello che arreca danni e favorisce la diffusione del contagio , sommessamente di fatto l’abuso delle uscite non giustificate ed egoistiche alimentano la diffusione del virus.
Di sicuro si dirà che non sarà possibile realizzare, al pari delle promesse fatte alle regioni , da parte del governo nella fornitura delle” armi sanitarie “per combattere il virus , al pari delle mendicanti misure economiche per combattere la povertà già esistente ed aggravata fortemente dalla sospensione delle attività produttive del paese che l’avvento del virus ha procurato, quindi andrebbe vagliata in esame di potenziale fattibilità-

Gianpiero Taverniti

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