Di fronte all’ennesima esternazione da parte dell’On D’Ippolito mi trovo costretto, mio malgrado, ad evidenziare ancora una volta come ciò che afferma il Deputato sia non solo strumentale quanto incompleto dal punto di vista normativo.
Nella mia precedente nota sottolineavo come il Punto Nascite di Soverato contenesse caratteristiche e peculiarità che ne giustificavano il mantenimento. E’ pacifico quanto previsto dall’accordo Stato-Regioni del 2010 secondo il quale i punti nascita che non soddisfano alcuni parametri devono essere chiusi o messi in sicurezza. Tra i parametri da valutare c’è il numero di parti effettuati in un anno, non inferiore a 500.
Le autorità sanitarie regionali possono però mettere in sicurezza un punto nascita di piccole dimensioni e mantenerlo aperto in deroga all’accordo Stato-Regioni. Ciò avviene in base alla valutazione di parametri oggettivi, tra questi alcuni sono la presenza continua della guardia attiva giorno e notte di ginecologo, ostetrica, anestesista e neonatologo (tutti requisiti soddisfatti nel Presidio ospedaliero di Soverato). Altro parametro che viene valutato con particolare attenzione è quello che racchiude le caratteristiche orografiche del territorio ed i collegamenti.
Ne sono un esempio le deroghe lombarde degli Ospedali di Sondalo nel 2016 o le emiliane di Scandiano, Mirandola e Cento del 2019.
Invito l’On. D’Ippolito a provare a raggiungere l’Ospedale di Catanzaro partendo dai comuni dell’alto Jonio Reggino o dalle zone montane che fanno oggi riferimento al presidio ospedaliero di Soverato, che ripeto serve un bacino di 100.000 abitanti. L’atteggiamento dimostrato dall’On. D’Ippolito, motivato molto probabilmente dal voler ritagliarsi uno spazio politico, mette in evidenza un insensato campanilismo che avrei capito, ma non giustificato, se mosso da un Sindaco (ruolo per il quale l’Onorevole D’Ippolito ha manifestato interesse nel passato con scarsi risultati visto che alle comunali di Lamezia Terme del 2015 ha ottenuto un deludente 4%). Mi sarei aspettato, da parte di un Deputato della Repubblica, un atteggiamento differente da un rappresentante di quartiere ed una sincera volontà di conoscere fino in fondo la problematica in questione, utilizzando il proprio importante ruolo per una crescita omogenea di tutto il territorio Calabrese. Mi auguro in futuro che l’On D’Ippolito, dopo una più attenta e saggia valutazione, possa essere insieme a noi impegnato nella tutela del diritto alla salute di chi abita in questo comprensorio.

Indietro