Nata a Cosenza il 28 dicembre 1968, Jole Santelli, candidata per il centrodestra alla Regione Calabria, è laureata in giurisprudenza con specializzazione in diritto e procedura penale all’Università di Roma La Sapienza. Dopo avere iniziato la pratica forense con Tina Lagostena Bassi, ha lavorato anche nello studio di Cesare Previti. La sua entrata in politica risale al 1994, quando è entrata in Forza Italia. Nel 1996 ha iniziato a collaborare con l’ufficio legislativo del gruppo del partito al Senato, per poi passare, due anni dopo, a quello della Camera. E’ entrata in Parlamento nel 2001 ed è stata rieletta in tutte le consultazioni successive, giungendo, con quella in corso a cinque legislature. Attualmente, da deputata di Forza Italia, ricopre l’incarico di vice presidente della Commissione parlamentare antimafia ed è componente della Commissione affari costituzionali, della presidenza del Consiglio e interni. Nel corso della sua attività politica è stata sottosegretario alla Giustizia (dal 2001 al 2006) nel secondo e terzo governo Berlusconi, e sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali (da maggio a dicembre 2013) nel governo Letta. Nel gennaio 2014 è stata nominata da Silvio Berlusconi coordinatrice di Forza Italia in Calabria e dal 28 giugno 2016 è stata vicesindaco e assessore alla cultura al comune di Cosenza guidato dal sindaco Mario Occhiuto. Incarichi, questi ultimi al comune, da cui si è dimessa il 9 dicembre scorso dopo che era iniziata a circolare la voce di una sua possibile candidatura alla presidenza della Regione proprio al posto di Mario Occhiuto, designato dalla componente calabrese di Forza Italia, ma stoppato dal leader della Lega Matteo Salvini. Recentemente ha reso noto di essere in cura al reparto di Oncologia dell’ospedale di Paola, affermando di non avere mai nascosto la sua malattia e di avere intenzione di ribellarsi ad essa.
Alle consultazioni del 26 gennaio, la Santelli è sostenuta da sei liste: oltre a quella di Forza Italia, a su supporto ci sono Fratelli d’Italia, Lega, Santelli presidente, Udc e Casa della libertà. (ANSA)

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