Uomo di punta dell’impegno culturale della Presidenza Nazionale (PN) della Lega Navale Italiana (LNI), l’Amm. Paolo Bembo sarà presente all’inaugurazione del “Mese della Cultura 2020” della Sezione di Davoli della LNI che avrà inizio alle 17.30 del 10 Gennaio 2020 presso l’Auditorium San Nicola di Davoli Borgo. Attento osservatore della vita delle strutture periferiche (SS.PP.) della LNI, l’Amm. Bembo con i suoi editoriali su Lega Navale, rivista dell’associazione, rappresenta quel filo di congiunzione con le SS.PP. nell’interesse della diffusione della cultura del mare tra i giovani. I suoi editoriali fanno giungere tramite la rivista l’impegno della PN e delle SS.PP della LNI verso i giovani di tutto il territorio nazionale. Lega Navale trasmette entusiasmo e coinvolgimento e riesce a far parlare i ragazzi di tutta la penisola dando voce ai loro progetti. Qualche anno fa questa esperienza editoriale sembrava ormai assorbita dai più diffusi mezzi di comunicazione che usano il world wide web, compresi i social; al contrario, grazie all’impegno dell’Amm. Bembo ed al sostegno ricevuto dalla maggior parte della SS.PP., Lega Navale continua a fare formazione in termini di diffusione della cultura del mare a partire dalla storia della navigazione fino all’attualità in termini di sicurezza in mare passando per tutte le attività sportive marinaresche a cui la rivista da ampio spazio. All’invito di partecipare al “Mese della Cultura 2020” l’Amm. Bembo ha aderito con grande disponibilità e responsabilità nei confronti del nostro territorio ed i suoi giovani. Come sempre accade, presso la Sezione di Davoli si parlerà d’acqua ma in termini di ricerca. Infatti, il riscaldamento del nostro pianeta, causa dello scioglimento dei ghiacciai e dei cambiamenti climatici, si associa ad un processo di desertificazione che impone la ricerca dell’acqua in un altrove oggi molto studiato. E’ del 2019 la scoperta dell’acqua nell’atmosfera del pianeta K2-18 b che si trova a 110 anni luce dalla Terra e che ruota intorno a una stella più piccola e fredda del Sole alla distanza ideale per avere una temperatura che permetta all’acqua di essere allo stato liquido e, forse, per poter ospitare la vita. La scoperta del gruppo dell’University College di Londra, di cui fanno parte Angelos Tsiaras, l’italiana Giovanna Tinetti e Ingo Waldmann e pubblicata sula rivista Nature Astronomy, potrebbe essere solo l’inizio della capacità di trovare molti altri mondi simili. C’è ancora tanto lavoro da fare, ma il traguardo raggiunto è fuori discussione e “incredibilmente eccitante”, ha detto Tsiaras. “K2-18 b non è un gemello della Terra – ha aggiunto – in quanto è significativamente più pesante e ha una composizione atmosferica diversa. Tuttavia ci aiuta a rispondere alla domanda fondamentale: la Terra è unica?”. Senza dubbio si apre “una nuova era nella ricerca sugli esopianeti” e, come ha rilevato Tinetti, K2-18 b diventa “uno dei pianeti più interessanti per gli studi futuri. Protagonisti della nuova caccia ai pianeti potenzialmente abitabili che si è appena aperta saranno i futuri telescopi spaziali, come il James Webb di Nasa, Esa e agenzia spaziale canadese Csa, e la missione Ariel dell’Esa, coordinata da Giovanna Tinetti. L’anno che si è appena concluso ha rappresentato non solo il 50° anniversario per l’allunaggio di Aldrin e Armstrong (Apollo 11) ma anche un crocevia importantissimo per l’impegno nella ricerca spaziale con missioni che hanno visto la Cina tra i paesi più determinati accanto agli USA ed alle new entry come l’India oltre ad imprese private. Come dire, il futuro è già iniziato e di queste ricerche verrà a parlare Sandra Savaglio, Ordinario di Astrofisica chiamata per chiara fama ad insegnare all’Università della Calabria nel 2014 dopo circa 15 anni trascorsi tra la Johns Hopkins University collaborando con lo Space Telescope Science Institute ed il Max Plank Institute di Fisica Extraterrestre, dove creò la base dati SQL per i Gamma-Ray Burst Host Studies (GHostS), il principale database sulle galassie emettenti lampi di raggi gamma.

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