STALETTI’ – È stato presentato a Stalettì il volume “La tenda di Dio: io e Dio”, scritto da Natale Viscomi. L’iniziativa è stata organizzata dal dinamico parroco, l’arciprete don Roberto Corapi. Illustri relatori hanno offerto il loro contributo, parlando della “tenda”, dall’Antico al Nuovo Testamento. Dopo il saluto del sindaco di Stalettì, Alfonso Mercurio, don Roberto ha moderato il dibattito, sintetizzando i vari interventi. Il vicario episcopale mons. Giuseppe Silvestre ha fatto un excursus storico della “Tenda di Dio”, soffermandosi sull’amore di un Dio appassionato, che vuole stare vicino al suo popolo. «Dio – ha affermato mons. Silvestre – abita col suo popolo. Pone la sua tenda la sua dimora in mezzo a noi». La docente di Religione Maria Francesca Caravona, è partita dal termine ebraico della “Tenda”, cioè la “Scechinah” (tenda inizialmente montata dai pastori), arrivando a spiegare come la tenda diventa dimora di Dio, presenza di Dio. Ha anche sviluppato una visione cristocentrica, paolina, mariana e antropologica dell’argomento. L’autore Natale Viscomi si è soffermato sul suo libro, «frutto – ha detto – di un’esperienza». La tenda, la presenza di Dio nella vita dell’autore è stata protezione e luce. «Dio – ha affermato Viscomi – vive la sua tenda nell’uomo». La serata è stata animata dalla violinista Patrizia Procopio e dalla voce della soprano Maria Grazia Cucinotta. Sono stati letti alcuni pensieri dell’autore, con la voce di Antonella Comes, impegnata da anni nella segreteria particolare dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. Enrico Valente, amante del vernacolo, ha recitato una preghiera a Gesù. Per l’arciprete Roberto Corapi è stata una iniziativa interessante: il sacerdote ha pensato ancora una volta di regalare col suo sorriso una serata di cultura, di riflessione e di comunione.

Carmela Commodaro

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