Riceviamo e Pubblichiamo Ancora vittime di questo “male oscuro”che sembra permeare l’animo di troppi UOMINI delle forze dell’ordine e la politica o chi dovrebbe occuparsene non se ne cura. Una reiterazione di angoscia e morte in un mutismo inspiegabile della classe governativa, politica e sindacale, che chiede a questi Servitori dello Stato sacrifici in gravose condizioni lavorative con tanti rischi, difficoltà e umiliazioni. Ettore Allotta nella sua qualità di Segretario Generale Provinciale del Sindacato di Polizia Nuova Forza Democratica affronta un tema delicatissimo e pone degli importanti quesiti: non sarebbe il caso di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta? Quale sofferenza o inquietudine serpeggia tra gli operatori di polizia spesso lasciati soli con drammi professionali, familiari, economici che per via del suicidio appaiono a loro certamente come muri invalicabili che non si ha la forza di scavalcare? Lo stress, il servizio logorante, la lontananza dai propri affetti o luoghi,solitudine, il sentirsi sovente sotto accusa, a volte capri espiatori di problemi sociali non politicamente affrontati, ecco tutto ciò – sostiene Allotta – fa sentire questi Agenti delle Forze dell’ordine come avvitati forse in spirali di angoscia tali da portarli a tragici gesti. I numeri sono veramente preoccupanti: dall’inizio del 2019 i suicidi tra le Forze dell’ordine sono, addirittura, raddoppiati rispetto al 2018. Il Ministro dell’interno Matteo Salvini dovrebbe indagare sulla eventuale incidenza del crescente stress lavoro con questi suicidi in costante e preoccupante aumento.                                                            E’ necessario adottare accorgimenti ed espedienti indilazionabili – vista la gravità dei fatti – e concreti per interrompere questa crescita insopportabile di suicidi che va a nuocere su tutti gli Agenti in servizio che risentono certamente del suicidio di  un loro compagno che è diventato nel corso degli anni come un fratello un amico inseparabile. Non si può omettere che difatti che le condizioni di stress in cui operano le Forze dell’Ordine può avere grave influenza sulla gestione dell’ordine pubblico mettendo di conseguenza a rischio l’incolumità degli stessi Agenti ma anche dei cittadini. La complessità e serietà di tali avvenimenti è talmente evidente da aver spinto il Capo della Polizia a costituire nel febbraio scorso un Osservatorio Permanente interforze sul fenomeno suicidiario tra gli appartenenti alle Forze di Polizia.  Ettore Allotta sostiene inoltre che che sarebbe appropriato e imperativo che dell’Osservatorio facessero parte anche le OOSS, quali rappresentanti del personale. Questo è un tema che va affrontato in modo partecipativo da parte di tutti.  Se un Agente di Polizia o delle Forse dell’Ordine in generale si abbandona a se stesso fino ad arrivare al suicidio un motivo deve esserci e lo Stato deve impegnarsi a fondo per fare in modo che ciò non accada più e deve, anzi ha l’obbligo di tutelare chi tutela i cittadini e il territorio e deve farlo non solo in caso di battaglia sul campo ma anche comprendendo le esigenze e le aspirazioni, i malesseri e i drammi di un appartenente alle Forze dell’Ordine che prima di tutto è un uomo!

 

 

 

 

 

Indietro