La Polizia di Stato di Vibo Valentia, a conclusione di complesse indagini condotte in collaborazione con la Questura di Catanzaro e con il Servizio centrale operativo e con il coordinamento dalla Procura antimafia di Catanzaro, sta eseguendo dalle prime ore di stamani un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di oltre 30 persone. Le persone coinvolte nell’operazione sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso e concorso esterno in associazione mafiosa; estorsione, danneggiamento e rapina, aggravati dal metodo mafioso; detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, lesioni pluriaggravate, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’operazione che é in corso sono impiegati oltre 200 poliziotti a Vibo Valentia e altri nelle province di Reggio Calabria, Palermo, Roma, Bologna, L’Aquila, Prato, Livorno, Alessandria, Brescia, Nuoro, Milano e Udine. I dettagli dell’operazione verranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terra’ alle 11:30 nella Questura di Vibo Valentia. All’incontro con i giornalisti saranno presenti il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, il Direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina ed il direttore del servizio centrale operativo Alessandro Giuliano. Spacciava cocaina anche nelle piazze di Palermo il clan dei “Piscopisani” di Vibo Valentia, colpito stamane dalla Polizia con l’operazione “Rimpiazzo”, coordinata dalla Dda di Catanzaro, ed eseguita dalle squadre mobili di Vibo e Catanzaro in un’azione sinergica con lo Sco, il servizio centrale operativo della Polizia di Stato, e la divisione anticrimine. Trentuno gli arresti eseguiti in 11 province. I “Piscopisani”, considerati responsabili di una lunga serie di delitti nella frazione vibonese da cui prendono il nome, erano un clan in ascesa, con l’ambizione di competere con la cosca Mancuso di Limbadi (Vv), una delle piu’ agguerrite del panorama mafioso calabrese, egemone sulla provincia vibonese. Gli uomini del questore Andrea Grassi sono riusciti a ricostruire l’organigramma del clan, inquadrando ruoli e funzioni. Di particolare rilievo investigativo, il fatto che l’organizzazione riuscisse a piazzare cocaina a Palermo, a dimostrazione del ruolo ormai egemone che la ‘ndrangheta svolge nel trattare grossi quantitativi di droga a livello internazionale, rifornendo anche territori dove sono presenti altre mafie.

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