CATANZARO – Nasce nel quartiere Lido di Catanzaro un nuovo circolo di Fratelli d’Italia. A tenere a battesimo il nuovo circolo, dedicato a Giorgio Almirante, nel corso di una affollata riunione di militanti e simpatizzanti in un hotel del quartiere marinaro, è stato il deputato di Fratelli d’Italia e commissario provinciale del partito, on. Wanda Ferro, alla presenza del vice coordinatore regionale Rosario Aversa. Il circolo, in fase di costituzione, sarà presieduto dal poliziotto in pensione Benito Scarfone e guidato, nel ruolo di portavoce, dalla giornalista Sonia Libico, che ha rimarcato la volontà di raccogliere le adesioni e il contributo di tanti semplici cittadini e rappresentanti della società civile, anche provenienti da altre culture politiche, che hanno ritrovato stimoli e fiducia nel percorso politico tracciato da Wanda Ferro. Nel corso dell’incontro, al quale è intervenuto portando un contributo sui temi della Sicurezza il segretario nazionale del sindacato di polizia FSP Giuseppe Brugnano, si è fatta una disamina dei risultati delle recenti elezioni regionali in Abruzzo e Sardegna, che hanno sancito il tracollo del Movimento Cinque stelle, la vittoria del centrodestra unito, ma soprattutto la crescita dell’area sovranista all’interno della coalizione. Fratelli d’Italia e Lega sono gli unici partiti a crescere in termini di consensi: un dato da tenere in considerazione in vista delle prossime regionali, e anche con il pensiero già rivolto al futuro rinnovo dell’amministrazione comunale. Prima ancora il partito è chiamato a raccolta per le elezioni europee, dalle quali è attesa una ulteriore crescita di Fratelli d’Italia, grazie anche alla volontà di Giorgia Meloni di aprire il partito al contributo di altre forze moderate, e grazie alla chiarezza di un percorso politico che ha portato all’adesione al Partito dei conservatori europei, rafforzando il polo conservatore e sovranista per dare in Europa maggiore potere agli Stati sovrani. “Il centrodestra – ha detto Wanda Ferro – si presenta alle prossime regionali in condizioni nettamente diverse e più favorevoli rispetto alla sfida del 2014, quando si veniva dalla traumatica interruzione dell’esperienza Scopelliti”. “Il centrosinistra di Oliverio ha fallito – ha aggiunto il deputato di Fratelli d’Italia – la regione è abbandonata a se stessa, e non soltanto oggi che il governatore è in esilio a San Giovanni in Fiore, per vicende giudiziarie che spero possano essere al più presto chiarite e che non cambiano di una virgola un giudizio politico di assoluta inadeguatezza e di incapacità di dare risposte ai tanti e gravi problemi che interessano la regione”. Mancata riorganizzazione della macchina burocratica regionale su criteri meritocratici, settori trainanti come turismo e agricoltura lasciati senza guida, incapacità di segnare un’inversione di rotta nella gestione delle aziende sanitarie e ospedaliere utilizzate ancora come bacino di consenso, sono le principali responsabilità del governo regionale di centrosinistra. “Ma soprattutto – ha aggiunto Wanda Ferro – Oliverio non è riuscito a liberare i calabresi dal bisogno, quel bisogno utilizzato dalla cattiva politica per soffocare il merito e la libertà di scelta, mortificando ogni possibilità di riscatto della regione”. Poi le riflessioni sui temi della legalità, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Wanda Ferro, che riveste anche l’incarico di segretario della Commissione antimafia, ha ricordato la discussione in corso alla Camera per la modifica della norma sul voto di scambio politico-mafioso: “Il Parlamento ha fatto un ottimo lavoro, rendendo la norma ancora più efficace nel contrasto agli accordi tra mafia e politica, all’inquinamento delle competizioni elettorali e alle infiltrazioni nelle pubbliche amministrazioni da parte della criminalità organizzata attraverso il contributo di politici corrotti. I partiti non devono però sottrarsi alle loro responsabilità nella scelta dei candidati, e devono saper rinunciare a quel consenso la cui natura è ambigua o poco trasparente. Fratelli d’Italia sta crescendo senza fretta – ha aggiunto Wanda Ferro – ponderando le scelte e puntando alla qualità e alla trasparenza. Vogliamo avere dalla nostra parte le persone con le scarpe sporche di fango e le mani pulite”. Wanda Ferro ha quindi parlato del suo primo anno di impegno in Parlamento, con l’attenzione ai temi della sicurezza e della valorizzazione del lavoro delle forze dell’ordine e delle forze armate, così come sull’attività delle organizzazioni criminali straniere. E poi i temi del lavoro, del sostegno alle famiglie, del sostegno alle imprese. Tante le questioni calabresi portate dai banchi dell’opposizione all’attenzione del governo nazionale, dalla sanità, all’ambiente, al dissesto idrogeologico, ai trasporti, al destino dei tirocinanti e dei precari, al futuro del porto di Gioia Tauro, alla realizzazione della diga sul Melito, alla manutenzione di strade e viadotti. “Vogliamo costruire una classe dirigente che sia all’altezza di sfide difficili, che sia capace di dare voce e rappresentanza, con onestà e coerenza, a quei cittadini che con il loro voto ci hanno consegnato non una semplice delega, ma ci hanno consegnato le loro speranze, i loro sogni, la volontà di poter restare nella propria terra e di costruire qui il futuro, per sé e per i propri figli”, ha concluso Wanda Ferro.

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