“La speranza oltre i confini”. Con questo titolo gli studenti del Liceo di Chiaravalle Centrale hanno ricordato la Shoah, nella ricorrenza del “Giorno della Memoria” coincidente con la data di liberazione degli ultimi sopravvissuti dal campo di concentramento nazista di Auschwitz. Una manifestazione ricca, articolata, promossa su iniziativa della dirigente scolastica Elisabetta Zaccone e con la collaborazione dell’intero corpo docente. Dopo l’introduzione curata dal giornalista Francesco Pungitore, centrata sulla definizione del concetto di “pregiudizio razziale” nei suoi aspetti storici e filosofici, hanno aperto la giornata i monologhi dei ragazzi: Alexandru Madarjac, Vito Chiefari, Sefora Celia, Giovanni Iozzo, Riccardo Parisi, Giuseppe Corrado e Sara Moroniti. Brani tratti da “Il grande dittatore” successivamente approfonditi nella riflessione della studentessa Maddalena Iozzo. Il docente universitario Luigi Guzzo, parlando dell’Olocausto ha intrecciato i temi della religione, della morale e del diritto, lanciando un duro monito contro “i razzisti di oggi che non hanno colto la tragica lezione del nostro più recente passato”. Un ampio intermezzo musicale è stato curato dal bravo pianista Giuseppe Daniele, con l’accompagnamento di archi e flauti: Cristina Fabiano, Alexandru Madarjac, Sefora Celia, Andrea Sgotto, Stefano Papagni, Maria Pia Riga e Rosanna Roti. La visione di filmati, curati nel montaggio dalle classi dell’istituto, e di altri elaborati video, con ricorrenti citazioni di Liliana Segre e Ettie Hillesum, ha preceduto la conclusione dei lavori. E’ stato il professore di Storia e Filosofia del Liceo di Chiaravalle, Filippo D’Andrea, a sintetizzare brillantemente l’importante messaggio educativo di una giornata dalle profonde implicazioni umane e formative. Per l’amministrazione comunale hanno portato il loro saluto il vicesindaco, Stefania Fera, l’assessore Elisa Fera e la consigliera Pina Rizzo.

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