In merito alle mai risolte criticità di cui soffre ormai da dieci anni l’Ospedale di Locri, il cui declino è cominciato con la legge nº 9/07 del 11/05/2007, che ha trasformato le 11 ASL regionali in 5 maxi ASP e spostato la direzione generale del nosocomio da Locri a Reggio Calabria facendo venir meno la gestione diretta dell’ospedale, l’Assemblea dei sindaci della Locride, con un incontro tenutosi martedì 9 ottobre presso la Sala Consigliare del Comune di Siderno, ha stabilito di comune accordo di avviare un’ulteriore azione di protesta democratica al fine di sollecitare una volta per tutte i necessari interventi di chi di competenza.
Onde evitare qualunque forma di strumentalizzazione politica e la replica di manifestazioni simili a quelle che, ciclicamente, sono state proposte nel corso degli anni, la formula di protesta scelta dai primi cittadini del comprensorio sarà quella di un presidio giornaliero, che si protrarrà fino a quando alla popolazione delle Locride non saranno date risposte certe in merito al futuro dei servizi sanitari di cui dovrebbero godere per quanto sancito dalla Costituzione Italiana.
Per garantire il buon esito dell’iniziativa, questa forma di protesta, nell’occasione corrente, si avvarrà del supporto di una piattaforma aperta anche durante i giorni del presidio utile a tracciare una strada che porti finalmente al funzionamento di una struttura sanitaria dall’importanza fondamentale per il nostro comprensorio. Al centro di questa piattaforma, dieci questioni troppo a lungo rinviate, risolvendo le quali, i sindaci ne sono convinti, si potranno garantire davvero ai cittadini i Livelli Essenziali di Assistenza che qualcuno vorrebbe farci credere siano già assicurati alla cittadinanza.
I sindaci, dunque, chiedono:
1. Costituzione di un’unità strategica per l’ospedale di Locri
2. Un Ospedale “Spoke” a tutti gli effetti
3. Rispetto della dotazione dei posti letto
4. Adeguamento immediato delle risorse umane, tecnologiche e strumentali di ogni Struttura di ricovero.
5. Nomina dei primari in tempi brevi e certi
6. Copertura del personale medico e paramedico come da pianta organica
7. Rigida applicazione del piano aziendale
8. Efficientamento del Pronto soccorso
9. Ripristino della Casa della Salute di Siderno
10. Risoluzione delle problematica legata alla risonanza magnetica
Affinché questa lotta abbia l’eco che merita, tuttavia, è necessario adesso che tutti i cittadini della Locride si schierino al fianco dei propri primi cittadini, partecipando alla protesta in maniera civile ma decisa e rivendicando così, al fianco degli amministratori locali, i diritti che spettano loro.
L’invito, anzi la preghiera che i sindaci rivolgono ai cittadini, è dunque quella di sostenerli in questa battaglia stando al loro fianco dinanzi all’ospedale di Locri a cominciare dalle ore 9:30 di sabato 20 ottobre e fino a quando si renderà necessario continuare a protestare.
La battaglia per l’ospedale è una battaglia di civiltà che ci accomuna tutti.
Non possiamo restare in silenzio dinanzi a uno smantellamento sconsiderato che rischia di lasciare 150mila persone senza un avamposto sanitario.

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