“Quest’anno – afferma il Rettore dell’Università Magna Graecia, Giovambattista De Sarro – abbiamo voluto compiere un ulteriore sforzo rispetto a quanto previsto dalla vigente e restrittiva normativa na-zionale. La nostra volontà e il nostro impegno si sono concentrati sull’obiettivo di favorire principalmen-te l’accesso agli studi per coloro i quali si trovano in condizioni economiche più svantaggiose e per i giovani più meritevoli pur senza dimenticare gli studenti che, magari per motivi di lavoro o per difficoltà personali, si trovano in ritardo sulla conclusione del percorso con lo scopo di garantire a tutti i giovani la possibilità di esprimere al meglio le proprie potenzialità. Equità, merito, accessibilità agli studi, efficien-za dei servizi sono i criteri ispiratori della nostra mission”.
L’attività formativa della Magna Graecia, definita dal rettore dopo alcuni incontri con i ragazzi presenti negli Organismi accademici, propone infatti e una variegata gamma di novità, a partire dal nuovo corso di laurea triennale interateneo in Assistente sanitario attivato con l’Università della Calabria.
Nell’ambito delle professioni sanitarie si registra anche un significativo aumento del numero dei posti al corso di laurea in infermieristica che da 246 è passato a 325. L’offerta comprende, quindi: 15 Corsi di laurea triennali, 8 Corsi di laurea magistrali cui seguono, per il post laurea, 28 Scuole di Specializzazione di Area sanitaria per laureati in Medicina e Chirurgia, 6 Scuole di Specializzazione per laureati non me-dici, ed inoltre la Scuola di Specializzazione per le Professioni legali, 5 Dottorati di ricerca, di cui uno in convenzione e con sede amministrativa presso l’Università di Reggio Calabria e una fiorente offerta di Master di I e di II livello. Altra novità di rilievo, fortemente voluta dal Rettore e dagli Organi Accade-mici dell’Ateneo e recepita nel Regolamento Tasse 2018/2019, è data dai tagli al Contributo unico che gli studenti sono chiamati a versare.
Il primo taglio ha riguardato l’estensione della no tax area fino ad una soglia ISEE di 20.000 euro. Que-sto comporta che molte più famiglie potranno iscrivere i loro figli a costo zero, cosa che, in una regione come la nostra, costituisce un alto incentivo alla prosecuzione degli studi da parte di giovani che, altri-menti, sarebbero in obiettive difficoltà. Sempre su questo piano va inquadrata la riduzione del 20 % sull’ultima rata per ogni componente appartenente allo stesso nucleo familiare iscritto ai Corsi di laurea dell’Ateneo. In questo modo, là dove insistono due o più giovani iscritti presso l’UMG, l’onere contri-butivo a carico delle famiglie risulta ridotto e quindi più facilmente sostenibile.
Nell’ambito della contribuzione unica, si sono ridotte, altresì, le percentuali differenziali tra studenti in regola e studenti fuori corso o che abbiano potuto avere difficoltà ad acquisire i CFU richiesti dalla normativa vigente. La riduzione di tali percentuali ha permesso la contrazione delle cifre da versare, mi-rando ad incoraggiare alla conclusione degli studi e dei percorsi intrapresi piuttosto che all’abbandono. Anche la tassa massima di iscrizione, fissata oggi alla soglia ISEE di € 55mila euro, rispetto ai 60.000 dello scorso anno, va nella stessa direzione, passando dalla somma massima di € 3.487,40 alla attuale somma massima di € 2.688,00, con un risparmio di 800,00 euro circa.
Altri interventi sono stati effettuati anche sui contributi dovuti per esigenze particolari degli studenti.
“In questa sezione – spiega De Sarro – si è provveduto a ridurre del 25% la tassa di mora prevista per l’iscrizione dopo il 31 dicembre di ciascuna anno; le rate sono state ripartite in quattro tranche per con-sentirne un più agevole assolvimento”.
Insomma, più formazione e meno tasse: questi gli obiettivi fissati dal rettore. Dal prossimo anno, studia-re alla Magna Graecia è certamente una scelta oculata e vincente.

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