Ha inizio nell’Ottobre 2017 l’attività d’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Gimigliano, quando un giovane, trovato in possesso di oltre 50 gr. di Marijuana, veniva deferito in stato di libertà dai militari di quel Comando, a conferma di una già avviata attività informativa relativamente ad un presunto traffico di sostanze stupefacenti che stava iniziando a prendere piede in quel territorio. A seguito del summenzionato primo concreto riscontro, gli approfondimenti esperiti dagli investigatori, soprattutto attraverso intensi e prolungati servizi di osservazione, hanno permesso di documentare numerosissimi episodi di compravendita di sostanze illecite, precisamente Marijuana ed Hashish, avvenuti prevalentemente presso l’abitazione di uno spacciatore, originario di Catanzaro. Nel corso delle indagini, condotte anche con l’ausilio di attività tecniche, i Carabinieri hanno avuto modo di appurare gli escamotage utilizzati dagli acquirenti (per lo più giovani 20enni ) e dallo spacciatore per organizzare gli incontri pianificati, talvolta, per “salutarsi e farsi gli auguri”, in occasione del periodo natalizio, ancora, simulando di dover “acquistare dei polli”. L’indagine, denominata convenzionalmente “Dose Fast” ed avviata con una iniziale acquisizione informativa seguita da un immediata denuncia a piede libero da parte dei militari dell’Arma, ha portato alla costruzione di un’articolata metodologia criminale consentendo di raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza a carico di C.A., 35enne catanzarese, già con precedenti per reati in materia di sostanze stupefacenti, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di considerevoli quantità di sostanze stupefacenti del tipo Hashish e Marijuana. Durante gli accertamenti esperiti nei mesi trascorsi, il C. era già stato tratto in arresto insieme ad un altro soggetto, poiché trovati in possesso di circa 3 Kg tra Marijuana ed Hashish e di 2000 Euro in contanti. Nonostante l’episodio specifico, l’indagato ha proseguito costantemente con l’attività di spaccio. Il tutto ha costituito il fondamento probatorio grazie al quale il Tribunale di Catanzaro – ufficio GIP/GUP, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso il provvedimento cautelare, eseguito ieri con l’arresto di C.A.e la sua sottoposizione agli arresti domiciliari.

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