“Per aver contribuito – attraverso ricerche scientifiche di riconosciuto valore in-ternazionale – allo sviluppo ed alla diffusione della neurogastroenterologia in Ita-lia ed all’Estero, con particolare dedizione per le patologie rare ed orfane che col-piscono le funzioni motorie gastrointestinali”: è la motivazione ufficiale con la quale l’Accademia dei Bronzi, presieduta da Vincenzo Ursini, ha assegnato la medaglia istituzionale del Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casella-ti, al prof. Roberto De Giorgio, Professore Ordinario di Medicina Interna all’Università di Ferrara.
Tale riconoscimento sarà consegnato al noto cattedratico nel corso della premia-zione dei vincitori della VII edizione del Premio di Poesia Alda Merini che si terrà sabato 21 luglio, a partire dalle ore 10,00, presso la Sala Conferenze dell’Hotel Guglielmo di Catanzaro.
All’incontro, promosso dall’Accademia dei Bronzi e realizzato con l’adesione della Camera di Commercio di Catanzaro e del maestro orafo Michele Affidato, anche quest’anno parteciperanno centinaia di autori in rappresentanza di tutte le regioni italiane.
Roberto De Giorgio è nato a Bologna nel 1959, da padre calabrese (di Cardinale) e madre bolognese. Conseguita la maturità scientifica, si iscrive alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna dove effettua due internati pre-laurea, in Anatomia Umana Normale (dal 1979 al 1982) e in Anatomia Patologi-ca (dal 1982 al 1984), che lasceranno un segno indelebile nella sua attività pro-fessionale.
Nel 1984 discute una tesi (per l’epoca ultra-innovativa) sulle alterazioni delle membrane basali nei tumori dello stomaco e del colon con il Chiar.mo Prof. An-ton M. Mancini. Nell’immediato periodo post-laurea completa vari tirocini in Clinica Medica con il Prof. Giuseppe Labò, fondatore della Gastroenterologia moderna in Italia. Non si separerà più dalla Clinica ove è rimasto per oltre trent’anni, compiendo il Suo iter accademico sotto la guida di Luigi Barbara e Roberto Corinaldesi, suo Maestro.
Nel 2012 ha conseguito entrambe le abilitazioni Nazionali per il ruolo di Profes-sore Ordinario sia in Medicina Interna, sia in Gastroenterologia. Il 1° settembre 2017 è stato chiamato come Professore Ordinario di Medica Interna presso la Scuola di Medicina di Ferrara. È direttore di un programma di Medicina Interna avente come interesse essenziale i pazienti affetti da patologie funzionali gastroin-testinali. Quest’ultima tematica rappresenta il core di tutta la sua attività di stu-dio e di ricerca. Nell’insieme ha pubblicato oltre 300 lavori su riviste peer-review, capitoli di libri, editoriali e articoli di divulgazione sulle patologie digestive fun-zionali. È stato o è membro di vari board di riviste gastroenterologiche interna-zionali, fa parte di numerose società scientifiche e gli sono stati riconosciuti vari premi nazionali ed internazionali. Oltre al Prof. Corinaldesi, deve molto della sua formazione ad altri tre grandi scienziati: il Prof. Marcello Tonini – eminente far-macologo dell’Università di Pavia; il Prof. Lucio Gullo, calabrese doc, esimio ga-stroenterologo e pancreatologo dell’Università di Bologna; la Prof.ssa Catia Sternini, eccellente neurobiologa della UCLA, Los Angeles, CA, USA, con cui ha lavorato e con la quale ha tutt’ora l’onore di collaborare in vari progetti di ricer-ca. È sposato con Angela ed ha due figli, Emanuele e Maria Chiara. Ha una pas-sione per la Storia della Medicina, con particolare attenzione alle lezioni di clinica medica tenute dal grande Augusto Murri. Pur avendo vissuto e studiato a lungo a Los Angeles, non ritiene l’Italia un Paese in cui sia difficile effettuare ricerca ed essere vincenti.
“Un autorevole rappresentante – commenta Vincenzo Ursini – di quel mondo ac-cademico fatto di autentica meritocrazia. Cosa di non poco conto nell’Italia di oggi”.

Indietro