L’associazione culturale “Inmediart” presenta “Quasi quasi m’ammazzo”, lo spettacolo teatrale di Giuseppe Vincenzi, che andrà in scena domani sera, alle 21,00, al parco Ecolandia di Reggio Calabria. Sul palcoscenico gli attori Paolo Mauro, Francesco Aiello, Chiara Vinci e Alessandra Chiarello. È un appuntamento targato “Diteca Sud”, Circuito è organizzato e gestito dalla Compagnia Officine Jonike delle Arti di Reggio Calabria diretta da Maria Milasi, uno dei sottoprogetti con “Diteca Nord” e “Diteca Centro”, di “Diteca” la cui direzione artistica è affidata a Dante de Rose e a Marco Silani. La storia. Se la soluzione ad una vita d’insoddisfazioni soggiogata dalla forca della miseria fosse davvero di farla finita? No, niente di tragico, né di allarmistico. Il piangersi addosso, tipicamente meridionale, non risolve né aiuta a cambiare strada. Piuttosto girarla in…commedia, e riderci su guardandosi sul palcoscenico. Un gioco teatrale brillante la commedia “Quasi quasi m’ammazzo” scritta da Vincenzi, scrittore cosentino emigrato a Parigi, a gettare l’occhio (e la penna) sulla sua terra con la lucidità dell’osservarla da lontano. Un fotografare, intriso di atmosfere nostalgiche, delineato da contorni netti e piumati, deliberatamente farseschi. La riflessione globalizzata su attitudini assunte a normalità quando ci si trova imbrigliati dentro: l’attenzione esagerata alla reputazione, il comportarsi per stereotipi riconosciuti a norma, l’apparenza potente quanto la realtà a certe latitudini. E il discreto e allo stesso modo grottesco universo borghese, tinteggiato nella quotidianità che adombra, per decoro, cadute e basse virtù. ‘Quasi quasi m’ammazzo’ è il racconto divertente e surreale dell’ultima cena di un uomo, in un triste e isolato ristorante di una grande città dove non ci sono camerieri…Marco, il protagonista, è un piccolo imprenditore ormai sfinito dai debiti, decide di ritirare tutti i soldi che ha in banca, dando fondo ad ogni sua risorsa, e di lasciarli alla moglie per saldare tutti i debiti, dopodiché, secondo la logica dei tempi moderni, dovrebbe farla finita. Decide di riflettere sul da farsi: ‘Intanto mangio, e poi quasi quasi m’ammazzo’”. Quattro attori, triangolazioni e geometrie dettate dalla parola, materiale creativo singolare per rendere l’atto da verbale a carnale, materico. Il teatro di Calabria frutto d’esperienza, sapienza e globalità. Che guarda altrove osservandosi. Che respira oltre confini. Colpi di scena e soluzioni goliardiche assicureranno soddisfazioni. Le musiche dello spettacolo sono di Carlotta Proietti e Giuseppe Vincenzi; il brano “Quasi quasi m’ammazzo” è suonato dalla O.M.O Omissis Mini Orchestra; voci off: Emilia Brandi, Marco Tiesi; ufficio stampa Emilio Nigro; scenografia Achille Veltri; tecnico audio/luci Eros Leale.

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