“Carichi di speranza e voglia di fare, anche un po’ incoscienti ma sicuramente entusiasti, due anni fa mettevamo piede nella sede del Municipio, la casa di tutti i cittadini di Borgia, e insediavamo la nuova Amministrazione comunale con l’unico intento di fare il bene della comunità, dando risposte alle istanze, ai bisogni, superando le criticità e restituendo fiducia nelle istituzioni. Mi sono spesso interrogata sul significato di essere Sindaco, soprattutto del comune dove sei nata e cresciuta. La parola deriva dal greco e che significa “amministratore di giustizia”. Di certo, con la preziosa e fondamentale collaborazione di tutta la Giunta, e della macchina amministrativa, due anni fa abbiamo assunto il compito di fare il bene di tutti, mettendo al centro i cittadini e i loro bisogni al centro dell’azione politica senza farci scoraggiare dalle condizioni sfavorevoli dettate da anni di crisi economica nazionale. In questi due anni, abbiamo rimesso i conti in ordine, abbiamo disegnato una visione di futuro che ci ha permesso di costruire una progettualità: la definizione di un percorso che ci ha anche consentito di far conosce il nome di Borgia nel panorama amministrativo regionale, associandolo ai principi di efficacia ed efficienza di una burocrazia che si pone al servizio della comunità calamitando finanziamenti, razionalizzando la spesa, ottimizzando i costi. Senza ritornare su quanto è stato messo in campo ma, soprattutto, su sulla pianificazione che ha l’ambizione di sfruttare ogni possibile centesimo individuato concorrendo a bandi regionali, nazionali ed europei e combattendo gli sprechi, oggetto di un’articolata conferenza stampa e di aggiornamenti continui sulla stampa locale, voglio solo rimarcare che abbiamo ricominciato ad investire e che l’ultimo bando in ordine di tempo che ci vede piazzati in posizione utile in graduatoria è quello per i lavoratori in mobilità, per cui il Comune percepirà 180 mila euro, mentre stiamo attendendo lo scorrimento di graduatoria per l’efficientamento energetico, grazie a cui avremo risorse per lavorare sull’illuminazione pubblica. E non ci fermeremo certo qui. Abbiamo cercato di essere portatori di innovazione, di freschezza, di partecipazione aprendoci all’ascolto nel nome di una democrazia che guarda alla legalità e alla trasparenza come faro e principi distintivi di ogni azione singola e collettiva. Il nostro auspicio è che il Consiglio comunale diventi ancora di più luogo di confronto civile e di condivisione di idee e di progetti, nel suo ruolo di rappresentanza e di controllo, possa consolidare una nuova fase storica in questo Comune. A noi con grande senso di responsabilità, tocca portare ulteriormente avanti questo cambiamento”.

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