“I fatti sono ostinati”, diceva qualcuno. Ma la caparbietà di chi continua a travisarli a proprio uso e consumo pseudo-politico, con la fortuna di poter contare su megafoni distorti, a volte sembra avere la meglio. Per questo ci tocca intervenire brevemente per ripristinare la verità dei fatti, prima di tutto per rispetto alla comunità di Borgia che non solo merita, ma ha diritto, ad avere di fronte amministratori corretti e responsabili. La seduta del Consiglio comunale dello scorso 30 aprile era convocata con un unico punto all’ordine del giorno: l’approvazione del rendiconto di gestione. L’opposizione ha avuto tutto il tempo necessario a chiedere incartamenti, documenti, provvedimenti e avanzare propri rilievi, ma ha aspettato la mattina stessa della riunione del consesso per inscenare la solita pantomima di ‘democrazia negata’. Atteggiamento infantile e poco responsabile condotto anche in aula quando l’opposizione piuttosto che discutere dell’argomento all’ordine del giorno ha deviato l’attenzione sulla questione del bando rifiuti e dell’uso delle risorse ad esso destinando, dando plastica dimostrazione di non aver ancora capito granché. Avrebbero, quindi, fatto bene ad accogliere la disponibilità del sindaco di chiamare immediatamente il tecnico che affianca il responsabile del procedimento, pronto ad arrivare in aula dalla stanza a fianco per dare tutte le spiegazioni tecniche. Davanti il diniego dell’opposizione e l’insistenza nell’atteggiamento immotivatamente ostile ho preferito abbandonare l’aula per non continuare nella più bassa rappresentazione dell’attività amministrativa che un gruppo consiliare possa dare, mancando di rispetto alle istituzioni e alla comunità. Le nostre porte restano sempre aperte, siamo pronti a dare spiegazioni, approfondire, chiarire, raccogliere contributi: la responsabilità e il torto è di chi non varca la soglia del Comune per lavorare nell’interesse pubblico.

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