“Pur nella doverosa attesa degli sviluppi investigativi, credo che il terribile attentato di Limbadi voglia rappresentare un tentativo della criminalità mafiosa di attestare il proprio predominio sul territorio. Sono però convinta che un atto così eclatante più che una prova di forza sia una prova di debolezza, la reazione nervosa di una criminalità che si sente stretta alle corde dall’azione incisiva della Procura Distrettuale Antimafia e delle Forze di Polizia, che stanno portando a segno in maniera costante e mirata una attività di indagine vasta ed efficace, che sta consentendo di disarticolare le principali consorterie malavitose del territorio. Episodi come quello che si è verificato ieri a Limbadi, con l’esplosione di un’autobomba, fanno apparire la Calabria come un territorio di guerra. L’obiettivo della ‘ndrangheta è proprio quello di far leva sulla paura della gente, soffocare l’economia di questa terra e uccidere la speranza dei nostri giovani. Ma non ci riuscirà: nella gente cresce la fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, e questa fiducia non può essere tradita dallo Stato, ma sostenuta con azioni concrete, come il potenziamento degli organici della magistratura, che negli ultimi mesi si è concretizzato grazie alla determinazione del procuratore Gratteri, ma che necessita di altri innesti negli uffici giudiziari vibonesi, e con l’ulteriore rafforzamento delle forze dell’ordine, che se da un lato possono vantare un eccellente livello qualitativo della polizia giudiziaria, dall’altro necessitano di personale, mezzi e risorse per una capillare ed efficiente attività di controllo del territorio. Dovrà essere questo un impegno prioritario del governo”.

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