Le indagini dell’operazione ‘All ideas’ che ha portato all’alba di lunedì a un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 15 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso e detenzione illegale di armi e munizioni, condotta dai carabinieri di Catanzaro e coordinata dalla Dda, sono partite dall’omicidio di Alessandro Morelli avvenuto a novembre 2014. Poco prima di morire, la vittima fece il nome del proprio assalitore, Marcello Amato, condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 30 anni di reclusione. A contesto dell’omicidio, spiega Piccione, si profilava il traffico di droga. “Abbiamo modo di ritenere, anche se non è emerso con chiarezza, che l’omicidio sia derivato da un debito non pagato. Le indagini sono andate avanti perché è emersa l’esistenza di un fiorente traffico di cocaina che veniva comprata soprattutto nel reggino. In alcune intercettazioni si parla di Locri”. L’attività di spaccio, hanno modo di ritenere gli investigatori, andava avanti da oltre 20 anni. Un 35enne sodale al gruppo, infatti, lamentava che gli avessero portato via il denaro che aveva accumulato da quando aveva il motorino, da quando, dunque, adolescente aveva cominciato l’attività di spacciatore.

 

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