Nessun imbarazzo può preoccupare il MoVimento 5 Stelle per il quale ho accettato la candidatura al Senato nel collegio uninominale di Catanzaro/Vibo. Gli imbarazzati, al contrario, dovrebbero essere i corrotti e corruttori, indagati e condannati che sguazzano a piene mani nella gestione del potere, a tutti i livelli. Addirittura oggi, su un quotidiano locale, viene costruito tutto un teorema attorno ad una mia fotografia che mi ritrae accanto ad alcuni attuali esponenti del Pd. Il giornalista non specifica il contesto di quella immagine: la giornata internazionale delle donne, iniziativa che io, convinta della sensibilità femminile, ho certamente contribuito a organizzare, accogliendo testimonianze di tutti gli ambiti politici, culturali e sociali e non certo etichettabili sotto la sigla di un solo partito. Ricordo a me stessa che fu il Pd di Soverato a corteggiarmi, proponendomi una candidatura a sindaco che io rifiutai, rigettando i metodi proposti per la formazione della lista. Ricordo ancora di essere stata candidata in una lista civica contrapposta al Pd e che l’attuale sindaco della mia città, oggi candidato renziano, solo recentemente, poco prima della sua scesa in campo alla Camera, ha chiesto e ottenuto la tessera di quel partito. Se ho appoggiato una donna nella campagna elettorale per le Regionali, l’ho fatto coerentemente con la mia visione della politica, in uno scenario ben noto che, infatti, continua a dare prova di sé negli attacchi alla mia persona di queste ultime ore.
Sono una donna e professionista dalla fedina penale immacolata, impegnata in durissime battaglie civili sul territorio, che mai ha chiesto né ottenuto incarichi e favori da chicchessia e devo difendermi dal fatto di aver sempre lavorato onestamente e in totale trasparenza e di essere stata candidata in due liste civiche nel mio comune di residenza. Sfido, in ogni caso, a verificare su albi pretori, bandi, elenchi, uffici comunali, provinciali, regionali, nazionali ed europei l’esistenza di prebende a mio favore da quando sono nata ad oggi. Non ho mai chiesto nulla né nulla mi è mai stato regalato, né nella mia città né altrove. Ciò che ho costruito nella mia vita, è frutto del mio impegno e del mio lavoro. Cammino a testa alta e difendo con dignità le mie scelte perché nulla si può dire nei confronti di chi ha lottato e lotta per i diritti, per affermare la legalità e la giustizia, per mandare a casa cialtroni e disonesti che ancora oggi, con mezzucci di bassa lega, si affannano a tenersi stretta la poltrona, dimostrando, con ciò, solo paura: la paura di confrontarsi con chi ha fatto della moralità una regola di vita. La mia adesione al Movimento 5 Stelle, del resto, nasce proprio dallo slogan “Onestà”!

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