È finita in manette V.I. di  52enne, secondo gli uomini della squadra mobile di Vibo e del commissariato di Serra San Bruno era in possesso di un’arma clandestina, di un ingente quantitativo di munizioni e di alcuni passamontagna. Secondo quanto emerso dall’operazione a cui hanno preso parte gli uomini della Polizia Scientifica, nonché dell’Unità Cinofila Antiesplosivo e del Reparto Prevenzione Crimine, la sorella dell’uomo assassinato la scorsa estate nel centro storico di Sorianello, aveva nella disponibilità un immobile in cui gli agenti hanno rinvenuto l’arma e le munizioni. In particolare nel corso delle attività – svolte con l’impiego di circa cinquanta uomini – la polizia ha proceduto alla perquisizione di un immobile sito in contrada Torre del Comune di Gerocarne, di proprietà di un uomo emigrato da diversi anni al Nord Italia, ma di fatto nella esclusiva e diretta disponibilità della donna. Qui, stando alla ricostruzione degli inquirenti, all’interno del sottotetto, sopra la staffa di un letto a doghe, avvolto da una tovaglia rivestita di cellophane, è stato rinvenuto e sequestrato un fucile a canne mozze di origine clandestina. Inoltre, sempre all’interno del sottotetto, dentro un secchio occultato da alcune tegole, sono state rinvenute e sequestrate un totale di 142 munizioni di svariato calibro, una fondina, tre passamontagna, un paio di guanti, una cartucciera e un marsupio. Da qui l’arresto della donna che è stata condotta, dopo le formalità di rito e d’intesa con la Procura di Vibo, nella Casa Circondariale di Reggio Calabria.

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