CATANZARO – “Si è svolta davanti al TAR di Catanzaro l’udienza relativa alla causa con cui il Sumai (Sindacato Unico degli Specialisti Ambulatoriali) ed il dott. Antonino Cardile hanno contestato la composizione del Comitato Zonale della specialistica ambulatoriale dopo che l’ASP di Catanzaro correttamente aveva accolto le richieste della Cisl Medici che aveva potuto, così, nominare un suo rappresentante sui cinque previsti all’art. 6 dell’ACN 30 luglio 2015. Il Sumai, avversando questa decisione, ha proposto ricorso per l’annullamento, previa sospensione, dell’efficacia della deliberazione del Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro n. 712 del 5 settembre 2017, citando quali controinteressati la Cisl Medici nazionale e quella territoriale. In seguito al deposito delle memorie, tra l’altro, dei legali di parte Cisl, l’avv. Donato del Foro di Roma e l’avv. Talerico del Foro di Catanzaro, il difensore dei ricorrenti (Sumai e Cardile) ha rinunciato alla richiesta di emanazione delle misure cautelari. Quindi si conferma, per ora, la composizione del Comitato con la presenza del rappresentante della Cisl Medici sui cinque previsti ed il rispetto della pluralità di rappresentanza democratica in contrasto con il sindacato monocolore auspicato dal Sumai”. E’ quanto afferma il segretario regionale Cisl Medici Calabria, dott. Nino Accorinti. “Intanto – prosegue Accorinti – continua il comportamento poco trasparente della Direzione Generale dell’ASP di Catanzaro che, malgrado le numerose richieste, non dà alcuna informativa sul monte ore annuale degli specialisti, sulla relativa spesa, su eventuali progetti svolti o programmati nella specifica area o branca specialistica ma soprattutto sulla costituzione e gestione del fondo per la ‘ponderazione qualitativa delle quote orarie’. Le risorse di tale fondo, ai sensi dell’art. 41 comma 1 dell’ACN 2015, dovrebbero essere ripartite in favore di tutti gli specialisti ambulatoriali. L’ASP di Catanzaro avrebbe tralasciato ciò malgrado, con delibera n. 2026 del 2008, abbia individuato l’organismo ‘centrale aziendale’ costituito da tre rappresentanti dell’Azienda e tre del sindacato Sumai, di cui il più anziano ha assunto la presidenza. Tale organismo avrebbe il compito di costituire e gestire il suddetto fondo, di individuazione dei progetti finalizzati con gli obiettivi dell’accordo regionale, oltre che di verifica e controllo dei risultati raggiunti. Dove sono finite le risorse del fondo ‘per i progetti’ che ammonterebbero ad oltre un milione e mezzo di euro? Se il direttore generale dell’ASP di Catanzaro, dott. Giuseppe Perri, non è in grado di dare risposte concrete e chiare rispetto alla legittimità del proprio agire sarebbe bene che rimettesse il suo mandato al governatore Oliverio. La Cisl Medici non tollererà più la carenza di legittimità, chiarezza ed imparzialità finalizzate all’efficacia dell’azione amministrativa con riferimento alla gestione delle risorse pubbliche e contrattuali”.

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