Domani, 15 novembre, in tutta Italia, gli educatori e i pedagogisti protesteranno contro un Decreto Legge che ritengono ingiusto. Quel DdL Lorenzin che, a loro dire, penalizzerebbe fortemente una categoria di professionisti. Una manifestazione è fissata anche a Rende, all’Università della Calabria, Aula Solano, alle 13,00. “Il Decreto di Legge Lorenzin – dice Fabiola Ammirata è presidentessa di Cepedù, la prima associazione calabrese di educatori e pedagogisti. – prevede la creazione di un albo di educatori professionali, accanto a sociologi, operatori socio sanitari e assistenti sociali all’interno dell’area delle professioni socio sanitarie. Il nuovo ordine professionale che include anche gli educatori professionali riguarda esclusivamente gli educatori laureati alla facoltà di medicina e chirurgia. Il testo del DdL Lorenzin, ancora in attesa della sua approvazione definitiva, paventerebbe un futuro della professione di educatore in ambito socio-sanitario riservato esclusivamente ai laureati provenienti da questo specifico corso di laurea. Riteniamo ciò fortemente penalizzante ed ingiusto per gli educatori pedagogisti provenienti, invece, dalla facoltà di Scienze dell’Educazione”. Col DdL Lorenzin soltanto gli educatori professionali, quindi, potranno lavorare nelle strutture a carattere prevalentemente sanitario. Ed ecco, a questo punto, entrare in scena l’onorevole Vanna Iori che ha annunciato che il Senato a ripreso il via l’esame della legge con la quale si chiede il riconoscimento della figura di educatore e pedagogista.

 

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