RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Centrale nel programma elettorale dello scorso anno era la tutela del verde e ciò per vari motivi. Per sensibilità personale, per la centralità delle tematiche ambientali per il futuro del pianeta, per l’opportunità di avere zone verdi in aree urbane, per una questione di decoro , ed anche poiché svariati erano stati gli episodi precedenti di assoluta noncuranza del verde pubblico. Già nel corso della prima riunione post elezioni amministrative del Settembre 2021, nel tracciare le linee guida dell’azione del gruppo ed individuare le priorità su cui concentrarsi, tra i sorrisi di qualcuno, si era scelto di focalizzarsi sulla Pineta Corvo e subito, nei giorni successivi, ci fu un sopralluogo congiunto con alcuni esponenti di associazioni ambientaliste e contatti con tecnici del settore. La Pineta presentava evidenti problematiche come piante morte , necessità di pulizia e necessità della cosiddetta “martellata”, ovvero l’eliminazione di una certa percentuale di piante che creasse spazi o tra gli altri alberi e consentisse il migliore sviluppo di questi. Ho subito aperto un’interlocuzione con l’Assessore Francesco Matozzo il quale ha dimostrato sin da subito la sua sensibilità per la tematica ed immediatamente aperto alla c ollaborazione del mio gruppo sul punto. Ci sono stati incontri presso l’UOA Forestazione della R egione Calabria cui sono seguiti ulteriori incontri in Comune con l’Assessore. Lo scambio di informazioni ed opinioni ha portato alla Delibera di Giunta n. 116 /21 che, sulla scorta della “famosa” r elazione della Regione Calabria del 2020, ha dato indirizzo agli Uffici Comunali di individuare un professionista che provvedesse a predisporre progetto di diradamento . Questo progetto sarà, per legge, oggetto di valutazione del competente Dipartimento Forestazione della Regione Calabria che potrà dare le opportune prescrizioni . Mi risulta personalmente che agli Uffici è stata data dall’Assessore altresì la diretti va di inserire nel bando l’onere di pulizia del terreno dagli aghi e di sfoltitura dei palchi non in salute, il tutto a carico del futuro assegnatario . Ancora, agli Uffici è stato dato mandato di controllare eventuali zone di ristagno localizzate in pineta per porvi rimedio. Da ultimo, la stessa regione ha installato in Pineta alcune “trappole” per monitorare organismi ed eventuali agenti patogeni. Ciò non costituisce il “tutto” ma un princìpio di attenzione (io dico nuovo) cui seguiranno ulteriori azioni volte a tutelare la Pineta Corvo. Per esempio, si è in attesa di alcuni bandi nell’ambito del POR per dotare il Comune di un macchinario deputato alla pulizia periodica della Pineta. Sono certo, e non dico: “mi sembra”, che n essun’ ” annullamento ” della del ibera in questione è stato operato dalla Regione Calabria..ciò perché, oltre ad essere giuridicamente impossibile, ho personalmente provveduto ad informarmi circa eventuali altri e diversi interventi,di qualsiasi genere, da parte della regione. La Delibera “colpevole” è quindi assolutamente efficace e costituisce dopo anni il primo intervento a tutela della Pineta “uscito” dagli Uffici Comunali. Io di questo voglio pubblicamente ringraziare Frances co Matozzo, Assessore all’Ambiente della Città, che di certo non ha “salvato Soverato” ma, di fatto, ha: 1) dimostrato una sensibilità che era mancata; 2) Colto onesti intenti collaborativi che, quando di tratta di difendere il territorio amministrato, non lasc iano spazio ad etichette tra maggioranza e minoranza. Non entro, poi, in merito alle “volontà” espresse in passato dall’Amministrazione sulla destinazione futura dell ’area poiché.. .ciò non dipende dal Comune essendo l’ente compet ente alla gestione e tutela la R egione Calabria le cui leggi, insieme a quelle statali , costituiscono limite invalicabile per qualsiasi altra destinazione. Sono tanti i motivi che mi vedono contrapposto all’ attuale maggioranza ( primo fra tutti in questo momento storico è la gestione caotica di una Città dove regna il disordine e la mancanza di regole, disc iplina e sicurezza ) ma non quella “famosa” delibera n. 116/21. Amministrare un territorio, a prescindere dalla collocazione ideale/politica/partitica, significa assumersi delle responsabilità e, tra queste, quella di saper essere onesti e leali ed anche quella di scegliere il momento della collaborazione e del suggerimento e distinguerlo da quello della critica e della denuncia a seconda di cosa è meglio per questa e per i cittadini. Il nost ro mandato è quello di rappresentare con onore i cittad ini, tutelare i diritti dei più e non le posizioni singole, e, quando serve, saper riconoscere i meriti degli altri e/o i propri errori. Questo è quello che cerco sempre di fare ed è ciò che vorrei fosse comune sentire. . . a prescindere dalle collocazioni politiche . I I L L C C O O N N S S I I G G L L I I E E R R E E C C A A P P O O G G R R U U P P P P O O avv. Vittorio Sica

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