Le notizie apparse in questi giorni sulla stampa in merito alla Pineta “Corvo” sono destituite da ogni fondamento poiché frutto di mala interpretazione se non del tutto false e tendenziose. Ciò vale per l’allarme lanciato circa il pericolo di “eliminazione” della pineta.La consigliera Ranieri, in questi mesi ha sempre cercato di distorcere la realtà, creando confusione, e utilizzando false affermazioni per creare terrorismo nell’opinione pubblica. La stessa consigliera confonde il significato dei termini e il loro contenuto, confonde il concetto di diradamento e confonde le procedure volte all’approvazione del progetto di riqualificazione della pineta. Sbandiera risposte, note, bocciature da parte del Dipartimento Forestazione della Regione Calabria, su quotidiani e social, senza rendere pubblico il motivo di tale decisione essendo la stessa detentrice di una corsia preferenziale negli uffici regionali. Pertanto considerato che il sottoscritto, e gli stessi uffici sono all’oscuro di tale decisione vorrei invitare la Consigliera Ranieri a pubblicare tale atto. La mancata e precisa circoscrizione dei fatti candiderebbe la stessa consigliera nella lista delle Fake news.Il mio insediamento all’Assessorato all’ambiente, avvenuto meno di un anno fa, ha subito cercato di caratterizzare la mia azione votata alle tematiche relative al territorio, al paesaggio e all’ecologia. La pineta è stata infatti sin da subito oggetto del mio interessamento, sia per il sottoscritto che per l’amministrazione tutta, come risorsa da salvaguardare, da curare e rivitalizzare. Ad onor del vero con il consigliere Vittorio Sica, anche lui sensibile alla problematica, abbiamo avviato un confronto di collaborazione, con il reperimento di informazioni e documentazione dal settore competente della regione Calabria, senza distinzione di ruoli con il fine unico della tutela della città.In tale ottica, ho seguito le indicazioni contenute nella relazione della Regione Calabria, Dipartimento n. 8 settore 5, a firma del Dott. Vincenzo Maiore.Dalle analisi appositamente eseguite fuori regione, con le quali era stata rilevata la presenza di due agenti patogeni: Phytophthora spp. E Fusarium spp. (funghi fitopatogeni si sviluppano in terreni molto umidi con ristagni idrici e in presenza di impianti fitti con scarso arieggiamento e scarsa illuminazione), la stessa relazione consigliava varie indicazioni fitosanitarie: Potature, riduzione della densità della piantagione, diradamento selettivo; Ho quindi ritenuto opportuno, allo scopo di sostenere la vivibilità urbana e prevenire fenomeni di degrado ambientale, proporre delibera di giunta (n.116/21) al fine di procedere alla realizzazione di un progetto necessario alla salvaguardia della pineta. Preciso che un eventuale progetto di diradamento sarà, per legge, oggetto di valutazione del competente settore della Regione Calabria che, sempre per legge, potrà fornire indicazioni, modificare e/o integrare il progetto e tutto ciò al fine della TUTELA della pineta.Inoltre, il sottoscritto grazie alla collaborazione con il Dott. Giuseppe Polerà e della Regione Calabria con il responsabile dell’osservatorio fitopatologico, all’interno della Pineta Corvo ha attivato un sistema di monitoraggio con l’installazione di una trappola fitotropica per un’osservazione costante della presenza di patogeni che causano la moria e il disseccamento dei pini nonché il grado reale di infestazione.Ad oggi si può affermare che nessun intervento e nessun annullamento è stato operato dalla Regione Calabria.La delibera di Giunta n. 116/21, perfettamente legittima ed efficace, andrà avanti nella sua attuazione a TUTELA della salute della Pineta Corvo.Mi preme chiudere con una chiosa. L’amministrazione attiva ha bisogno di fatti ed azioni concrete che, spesso, non sono oggetto di comunicati se non nella fase conclusiva. La Politica ha bisogno di informazioni serie e complete (mi risulta che la consigliera Ranieri abbia lanciato il suo allarme senza aver preventivamente consultato la relazione allegata alla delibera in oggetto) prima di prese di posizione pubbliche che si rivelino alla fine delle vere e proprie boutade.Ogni altro modo di intendere Politica ed amministrazione attiva presterebbe inevitabilmente il fianco al populismo e risulterebbe, alla fine dei conti, una presa in giro per la pubblica opinione finalizzata alla mera, scarna, triste ed egoistica visibilità.
L’Assessore all’Ambiente del Comune di Soverato Francesco MATOZZO

Indietro