Un evento storico per la comunità di Amaroni. Il parroco don Roberto Corapi, in occasione della festa in onore della Madonna del Carmelo, ne diffonde il culto con una statua della famiglia Armogida. Una statua molto antica, fatta portare da don Roberto in chiesa perché è lui il primo devoto del Carmelo, in quanto, fin da piccolo, con il compianto don Ciccio Laugelli, peraltro originario di Amaroni, ha custodito il culto a Squillace nell’antica chiesa del Carmine. Quest’anno, per la prima volta, ad Amaroni si è svolto il triduo della Madonna del Carmine e celebrata la festa con la solenne messa, la benedizione degli scapolari e la consacrazione di 16 fedeli alla Beata Vergine del Carmelo. Don Roberto, nel corso della sua omelia, si è soffermato sulla figura di Elia sul monte Carmelo e sulla devozione allo scapolare di Maria per ottenere la salvezza eterna. Secondo don Roberto, «dobbiamo stare lontano dal cattolicesimo di facciata e vivere intensamente la relazione con Gesù che non delude. Maria ci porta ad amare il figlio così come siamo perché anche noi siamo suoi figli. La Madonna sia per noi àncora sicura di salvezza e liberatrice delle anime del purgatorio». Poi ha insistito sulla testimonianza che «dobbiamo dare a tutti per avvicinarlo a Dio, il nostro Dio che è amore, solo e sempre amore. In questa società dell’ipermercato la nostra consacrazione a Maria del Carmelo vuole essere testimonianza sicura di come è bello amare la Madonna e Gesù, la Chiesa e il nostro Papa Francesco, tanto vicino alla nostra comunità di Amaroni». Al termine, anche don Roberto si è consacrato a Maria indossando lo scapolare e gridando con forza evangelica: «la speranza che il mondo non può dare te la dà Dio!».

Carmela Commodaro

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