Si è concluso il progetto “Giovani, uno sguardo al passato ed uno al futuro”, promosso dalla Provincia di Catanzaro e finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per le Politiche giovanili nell’ambito dell’iniziativa “AzioneProvincEgiovani” dell’Unione province d’Italia. I partner di progetto (cooperativa “Araba Fenice”, associazione “Terra di Mezzo”, l’associazione “Cam Gaia”e Comune di Vallefiorita) hanno svolto i percorsi previsti finalizzati ad incentivare l’orientamento, il contrasto all’abbandono scolastico, l’autoimprenditorialità e la formazione dei ragazzi della fascia d’età 13-21 anni in uscita dal sistema scolastico o in cerca di prima occupazione. Nella riunione finale sono stati esposti i risultati raggiunti che, nonostante le difficoltà della pandemia e della chiusura a singhiozzo delle scuole, sono stati al di sopra di ogni aspettativa. I percorsi formativi destinati ai ragazzi sono stati erogati online. La cooperativa “Araba Fenice”, oltre al coordinamento per la realizzazione della piattaforma e-learning, si è occupata dell’organizzazione e dell’erogazione dei percorsi di orientamento e formazione dedicati alle nuove tecnologie. “Terra di Mezzo”, invece, ha approfondito la tematica dell’autoimprenditorialità e l’organizzazione degli “infoday”, giornate formative e informative sulle opportunità offerte dall’Unione europea. Novanta i giovani coinvolti con la collaborazione delle scuole: i dati emersi dalle analisi qualitative evidenziano la volontà e l’entusiasmo dei ragazzi a partecipare alle iniziative; le attività progettuali hanno suscitato in loro curiosità e interesse verso argomenti apparentemente non pertinenti con il proprio percorso formativo e fino a prima sconosciuti ai più. È stato soprattutto raggiunto l’obiettivo di sostenere i ragazzi disoccupati e in uscita dal sistema formativo, fornendo loro l’accesso a strumenti e conoscenze utili per il proprio futuro lavorativo e professionale. Spazio, infine, all’orientamento e all’integrazione dei giovani dell’area penale. Grazie al lavoro dell’associazione “Cam Gaia” all’interno del carcere minorile di Catanzaro, infatti, i minori detenuti hanno potuto usufruire di percorsi formativi in presenza e attivare uno scambio di idee ed esperienze.
Carmela Commodaro

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