Nei giorni scorsi, tra mercoledì 12 maggio e fino alla sera di giovedì 13 maggio, la comunità musulmana internazionale si è riunita in preghiera e festa per la chiusura del Ramadam. La giornata di “buona festa”, che nell’Islam prende il nome “Eid Mubarak” (in arabo: عيدمبارك ; in persiano/urdu مبارک م عید ), è un augurio usato per le festività dell’ Id al-adha e dell’ Id al-fitr e cioè: «Colui che digiuna avrà la gioia e la felicità in due occasioni: quando interrompe il digiuno e quando incontrerà il suo Signore il Giorno del Giudizio.»
La festa per la fine del digiuno si celebra pertanto nel primo giorno del mese di Shawwal, dopo l’interruzione del Ramadan. Interamente dedicato ai festeggiamenti, il cosiddetto Eid è un giorno di gioia, in cui si rende grazie ad Allah/Dio per aver concluso il digiuno, e per la partecipazione ai doni e alle grazie da Lui promesse (a patto di aver rispettato con fede il suo comandamento). Dopo questa preghiera, i musulmani si augurano per tradizione l’un l’altro Eid Mubarak. La comunità musulmana del Basso Ionio calabrese, cosa che avviene in maniera organizzata e strutturata da diversi anni, si è riunita in festa e preghiera a Badolato presso il campo sportivo, nel rispetto dei protocolli anti-Covid. A Badolato, da diversi decenni, vive una significativa comunità marocchina, ormai con figli e nipoti perfettamente integrati e con tante famiglie considerate parte integrante della comunità locale. Ed è proprio questa storica comunità marocchina di “neo- badolatesi” che gestisce in loco anche un piccolo luogo di culto e preghiera aperto a tutti i musulmani della zona. È la stessa comunità marocchina, col proprio Imam e con il resto della comunità di musulmani migranti di Badolato e del territorio, che coordina in loco appunto l’organizzazione della giornata Eid Mubarak della “buona festa” presso il campo sportivo locale. Un momento di festa, preghiera, anche interculturale, con famiglie e bambini, poiché giungono a Badolato musulmani da ogni parte del comprensorio e di diversa etnia e lingua. Un momento speciale in un paese ormai dichiaratamente multiculturale e multi religioso, in cui l’accoglienza e l’ospitalità vanno di pari passo da tempo con lo scambio culturale, l’inclusione sociale ed il pacifico ed importante dialogo interreligioso.

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