Si è diffuso in tutta Italia il grido di dolore e di allarme di un settore entrato ormai profondamente in crisi anche a causa dell’emergenza sanitaria. Parliamo del settore della ceramica artistica e tradizionale, che interessa anche la città di Squillace. Un appello accorato è stato indirizzato ai componenti dell’intergruppo parlamentare: è stato predisposto un vero e proprio manifesto che vuole indicare la rotta per sostenere concretamente la capacità di resilienza dell’artigiano ceramista nelle terre di antica tradizione ceramica prima che sia troppo tardi. A firmarlo i protagonisti di eccellenza dell’alto artigianato della ceramica artistica e tradizionale italiana, maestri titolari di attività storiche che tengono accesa la fiaccola nelle terre di una tradizione unica al mondo e vanto del made in Italy. Tra questi anche i maestri artigiani squillacesi. Un mondo produttivo unico per il suo straordinario valore culturale e che oggi è a rischio concreto di estinzione.
I sottoscrittori auspicano il sostegno di nomi del mondo della cultura, del giornalismo e della comunicazione, dell’imprenditoria, del design, dell’arte, di associazioni e di tutti quei cittadini che hanno a cuore il futuro della ceramica artistica e tradizionale italiana. Il manifesto punta a restituire dignità, forza e coraggio al comparto. I ceramisti italiani invitano il Governo ad accendere i riflettori attraverso una iniziativa legislativa ad integrazione e a supporto della ratio propria della Legge 188/90, riconoscendo le botteghe ed imprese di produzione ceramica artistica e tradizionale con sede produttiva nei comuni di antica tradizione ceramica riconosciuti dal “Consiglio nazionale ceramico” come aziende di interesse nazionale ad alta specializzazione nella filiera made in Italy; ad istituire, con apposita iniziativa legislativa, la formula di “garzone a bottega” riconoscendo attraverso l’apprendistato integrato in bottega ceramica e la didattica dei licei artistici ed istituti d’arte, quella alta formazione professionale atta a garantire l’inserimento lavorativo delle nuove generazioni nel delicato circuito della ceramica artistica e tradizionale con sede nelle città di antica tradizione ceramica; ad istituire con apposita iniziativa legislativa, le “Vie della ceramica italiana” (percorso culturale e turistico tra le città di antica tradizione ceramica in Italia, regione per regione) da inserire nell’offerta culturale turistica nazionale del Ministero del Turismo e della Presidenza del Consiglio dei ministri; ad implementare specifiche deroghe e semplificazioni alla vigente normativa D. Legs. n.152/06 in considerazione delle enormi difficoltà logistiche ed operative a svolgere attività produttiva nei centri urbani delle città di antica tradizione ceramica riconosciute, al fine di evitare la definitiva scomparsa di tali attività secolari; ad intervenire con la fiscalizzazione degli oneri sociali del personale dipendente occupato e di nuova occupazione da oggi e per i prossimi tre anni, proprio in questo momento di grave crisi sanitaria ed economica del Paese, per agevolare la difficile ripresa economica e produttiva; ad agevolare e sostenere la costituzione di una cabina di regia nazionale sulla ceramica artistica e tradizionale delle città di antica tradizione ceramica riconosciute dal “Consiglio nazionale ceramico” del Mise, come l’Ente ceramica italiana (composto a maggioranza da rappresentanti di aziende di produzione ceramica iscritte all’anagrafe delle Cciaa di ogni città di antica tradizione ceramica e dalla rappresentanza di organismi istituzionali nazionali e regionali) allo scopo di rendere unitarie tutte le iniziative a sostegno, a difesa e per lo sviluppo del comparto della ceramica artistica e tradizionale italiana, e al fine di evitare la dispersione delle esigue risorse economiche a disposizione; e a prendere atto che gli artigiani ceramisti delle città di antica tradizione ceramica non chiedono “ristori” o medioevali contributi anonimi, ma questa dignitosa attenzione ad un comparto di vanto secolare del made in Italy nel mondo, prima che sia troppo tardi. La petizione a sostegno delle richieste degli artigiani è presente anche su Chamge.org (http://chng.it/k54MwkmJ) e può essere firmata da tutti.

Carmela Commodaro

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