“La decisione del Governo nazionale di rinviare le elezioni regionali in autunno, tra il 15 settembre e il 15 ottobre, non può essere metabolizzata in silenzio: non ci si può rassegnare a vedere procrastinata questa tormentata 11esima legislatura regionale. A fare due conti, dovremo aspettare praticamente un anno prima di poter contare su un’assemblea legislativa e una Giunta regionale chiamate a governare nel pieno delle funzioni conferite dal voto dei calabresi: questo è l’intervallo di tempo che si accumula nell’attesa, tra operazioni di voto, convalida degli eletti, formazione dell’Esecutivo, insediamento del Consiglio, bandi per nominare i dirigenti generali. Una situazione inaccettabile”. E’ quanto afferma il vice presidente della Provincia di Catanzaro, Antonio Montuoro.  “La Calabria si trova davanti a sfide importanti come la rimodulazione del Por 2020-2027, la definizione di una buona programmazione per l’utilizzo dei fondi del Recovery fund, per non parlare della gestione dell’emergenza sanitaria conseguente dalla pandemia – afferma ancora Montuoro -. Proprio in questo settore in cui la nostra regione ha mostrato tutta la propria fragilità, è quanto mai necessario l’intervento incisivo di una classe amministrativa che governi con piene funzioni. Non sono un consiglio regionale congedato e un Esecutivo titolato ad intervenire solo nell’ordinario a poter traghettare la Calabria fuori dalla crisi economica e sociale determinate dalla pandemia che ha trascinato ancora più in basso una regione già strutturalmente in difficoltà di tenuta. E’ il momento che la deputazione calabrese (tra Camera e Senato una pattuglia di trenta parlamentari) – conclude Montuoro – faccia quadrato per un intervento mirato sul Governo capace di riportare la Calabria alle urne entro giugno, con adeguate misure anti-contagio a partire dalla dilazione delle giornate di voto. Si può fare, si deve fare per ripristinare le condizioni di agibilità democratica che i calabresi meritano”.

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