L’attivita’, coordinata dalla Procura della Repubblica, ed eseguita dal Nucleo antisofisticazione, ha interessato una casa alloggio allestita abusivamente. Contestualmente sono stati notificati avvisi di garanzia nei confronti del rappresentante legale e di due operatori socio sanitari, accusati a vario titolo di abbandono di persone incapaci, maltrattamenti ed esercizio abusivo della professione sanitaria. Nel corso delle indagini e’ emerso che nel mese di marzo dello scorso anno, in piena pandemia e nella fase piu’ critica, un ospite della struttura sanitaria, che si trova nel quartiere reggino di Ciccarello, era risultato positivo al Covid-19 e ricoverato in gravi condizioni al Gom di Reggio Calabria. Nel giro di un mese lui ed altre due donne, ospiti nella stessa casa di riposo, erano poi deceduti a causa del virus, ed altri cinque degenti risultati contagiati. È stato inoltre accertato che non vi era alcuna autorizzazione ne’, tantomeno, erano mai state fatte le previste comunicazioni alle Autorita’ di pubblica sicurezza, e che l’assistenza agli anziani veniva assicurata solo dalla cuoca e da due operatori sanitari, i quali somministravano abusivamente anche i farmaci, e non fornivano adeguatamente cibo. Molti anziani, soprattutto gli allettati, erano malnutriti o lasciato privi di cibo.

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