“Abbiamo gettato un macigno nella palude in cui da decenni e’ impantanata e frenata la Calabria, cercando da adesso in poi di prosciugarla, senza pensare alla spartizione delle cariche o al ruolo del leader. Liturgie della politica-politicante che, come noto, non ci appartengono e da cui rifuggiamo”. Cosi’ il leader del movimento Tesoro Calabria Carlo Tansi, candidato alla presidenza della Regione Calabria, a conclusione dell’incontro, “riservato e ristrettissimo”, oggi a Cosenza con il fondatore di demA e sindaco di Napoli Luigi de Magistris che stamattina ha sciolto le riserve annunciando di voler correre per la carica di governatore della Calabria. Quella tratteggiata a casa di Tansi e’ “una rivoluzione all’insegna della buona politica e del vero cambiamento in Calabria” attorno “ad un programma di governo virtuoso della nostra meravigliosa regione”. “Un incontro al cui termine – ha precisato il leader di Tesoro Calabria – al di la’ di ogni forma di egoismo e personalismo evocata ad arte da settimane da alcuni organi di stampa o da qualche vecchio arnese del sottobosco affaristico calabrese, si e’ capito come ci siano i margini per procedere lungo binari paralleli in una stessa direzione”. “Una strada – ha affermato – che porta alla liberazione della Calabria dalla cappa, opprimente e soffocante, della partitocrazia di tutti i colori. Un’immarcescibile nomenclatura affaristico-mafiosa, che e’ giunta l’ora di mandare a casa una volta per sempre”. Per Tansi il “cammino da fare e’ ancora lungo” e “io – ha spiegato – dovro’ sempre confrontarmi con la base del mio movimento, Tesoro Calabria, e i candidati delle tre liste che mi sostengono, ma i presupposti per far partire da questo momento in avanti un’onda arancione, un autentico tsunami capace di travolgere un sistema politico subalterno, inefficiente e paralizzato, esistono”. “Mi spingo fino al punto di dire – ha concluso Tansi – che ci sono le basi per far partire dalla nostra regione una sorta di laboratorio”.

Indietro