Questa mattina una delegazione del Nuovo Sindacato Carabinieri, dopo aver comunicato alle competenti sedi territoriali, si è recata presso gli uffici della Sezione Radiomobile presso il Comando legionale a Catanzaro per una visita di natura sindacale ma, purtroppo, la visita è stata negata. “Abbiamo assistito ad una scena del tutto paradossale – dice Fabio Riccio, Segretario Provinciale Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri – erano ad accoglierci i vertici della Compagnia Carabinieri di Catanzaro, tutti schierati all’interno di Via Marafioti, che, per voce del Comandante, hanno rappresentato l’impossibilità di autorizzare la visita di Carabinieri per espletare l’attività sindacale in quanto, a loro dire, vi è assente una specifica regolamentazione a riguardo.” “Per una maggiore informazione – continua il Segretario Provinciale del Nsc – si evidenzia che il Sindacato, in data 13 dicembre scorso, in aderenza a recente circolare ministeriale aveva inoltrato esplicita richiesta di messa a disposizione di locali della Sezione Radiomobile di Catanzaro individuata a consentire l’attività sindacale per spiegazione ed informare delle relative finalità e raccolta delle adesione all’associazione medesima da parte Carabinieri appartenenti alla nostra Organizzazione Sindacale. Il rifiuto, così come avanzato, è del tutto illegittimo, – tuona Riccio – atteso che si pone in netto contrasto,
vanificando, la circolare del Ministero della Difesa n. APM / 11.7.291 /19-AP del 22/08/2019 attraverso la quale il Dicastero, proprio in ragione di una lacuna normativa, ha fornito precise e vincolanti indicazioni alla Pubblica Amministrazione militare, in ogni suo ordine e grado, al fine di consentire l’espletamento dell’invocata attività sindacale in attesa della promulgazione di adeguata normativa. Il rifiuto di oggi, al di là della sua evidente connotazione ostruzionistica, ha esautorato le funzioni proprie del Sindacato in senso lato ed ha anche appannato la sua credibilità e la stima di cui gode nell’ambiente militare e in quello delle diverse Forze di Polizia nonché agli occhi di tutti quei Carabinieri che vedono in esso un baluardo di difesa dei loro diritti e facoltà, oscurati da un gesto arbitrario e discrezionale. Il Nsc ha quindi dato mandato al proprio legale di fiducia per agire dinnanzi alla competente Autorità Giudiziaria per ottenere un provvedimento attraverso il quale contrastare un illegittimo comportamento dell’Amministrazione militare e ripristinare la legalità, rendendo così concreto l’esercizio del diritto sindacale e la tutela dei propri iscritti o di coloro intenzionati a farlo.
Di tutto ciò – conclude Fabio Riccio – informeremo la nostra Segreteria Nazionale che a sua volta sensibilizzerà i parlamentari che hanno seguito l’iter per la nascita dei Sindacati Militari.”

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