SQUILLACE – E’ stato costituito il circolo di Italia Viva “Golfo di Squillace”. L’iniziativa è di questi giorni da parte di un gruppo di iscritti e simpatizzanti di Squillace del partito di Renzi. Quello costituito a Squillace è un circolo che tra l’altro si occupa delle tematiche del terzo settore e delle varie problematiche che emergono sul territorio. “Italia Viva” locale entra subito nel dibattito in corso a Squillace sulla vicenda della nuova chiesa nella zona marina, esprimendo una sua valutazione. «Come circolo che vuole essere attento alle esigenze del territorio – si legge in una nota – non si può non accogliere positivamente tale iniziativa. Positivamente perché a detta dei fedeli la chiesa attuale è insufficiente alle esigenze del culto; a detta dei progettisti, prevede un investimento milionario, a carico di un soggetto privato, su un territorio che non vede una opera di siffatta portata da almeno trent’anni; a detta sempre dei progettisti, prevede accanto al luogo dedicato al culto una serie di altre strutture che vanno dall’oratorio ad alloggi da dedicare a soggetti in situazione di emergenze abitative. Per cui, al netto di eventuali smentite dei punti sopra riportati, non riusciamo a capire l’ostilità che si ha verso questa opera soprattutto da parte di associazioni e club forestieri. Perché questo accade mentre buona parte dell’opinione pubblica squillacese, partiti politici, consiglieri comunali di varia estrazione si dichiarano a favore dell’opera, le resistenze alla stessa sono espresse da alcuni “passeggeri “ non vorremmo mal consigliati da qualcuno. Quando si amministra la cosa pubblica, bisognerebbe avere il buon senso di mettere da parte astio e risentimenti personali e avere come bussola solo il bene dei cittadini e la realizzazione della volontà popolare. Volontà popolare che potrebbe esprimersi attraverso un dibattito in consiglio comunale. Sembra, però, che questa pratica sia abbastanza travagliata. Infatti, dopo essere stata messa all’ordine del giorno, è stata rinviata non si capisce bene fino a quando. Di fronte a questa “impasse”, come Circolo ci sentiamo di proporre la forma di democrazia diretta fondamentale che è il ricorso al referendum, previsto, tra l’altro, dall’articolo 7 della statuto comunale della nostra città, per come ognuno può controllare sul sito istituzionale». Il Circolo di Italia Viva “Golfo di Squillace”, inoltre, sottolinea che «sembra questa la forma migliore per esercitare la democrazia e affidare alla stessa la decisone sulla vicenda, atteso che la materia non rientra tra quelle escluse. I favorevoli all’opera dovranno essere in grado raccogliere il 30 % degli elettori, e di fronte a 600 e passa cittadini che chiedono questa forma di espressione della volontà popolare sarà necessario avviare le procedure e attivare gli adempimenti statutari in materia referendaria. E ove tali adempimenti non fossero stati posti in essere, quale migliore occasione per avviare quanto necessario e attivare questa forma di democrazia diretta?».


Carmela Commodaro

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