AMARONI – «Da veri devoti viviamo questo momento di grazia sotto la protezione di Maria, Madre del Carmelo». Così don Roberto Corapi, nuovo parroco di Amaroni, annuncia i festeggiamenti religiosi in onore della Madonna del Carmelo che si terranno quest’anno, per la prima volta ad Amaroni, il 15 e il 16 luglio. In modo particolare, mercoledì 15, vigilia della festa, alle ore 18.30, nella chiesa di S. Barbara, dopo la messa avrà luogo la benedizione di una statua lignea, restaurata di recente, risalente al 1500 raffigurante la Madonna del Carmelo, di proprietà della famiglia Armogida. Abbiamo incontrato il signor Luigi Armogida e la moglie Angela Cristofaro, i quali ci hanno raccontato la vicenda legata alla statua in loro possesso. Un antenato della famiglia Armogida viaggiava su una nave di ritorno dalla Francia quando si scatenò una violenta tempesta in mezzo al mare: ci fu un catastrofico naufragio ed il viaggiatore invocò la Madonna del Carmine chiedendo di salvarlo. Se questo fosse accaduto avrebbe comprato una statua per voto, con la promessa di venerare la Vergine per tutta la vita estesa a tutte le generazioni della sua famiglia. E così avvenne; fu comprata una statua lignea, un manufatto che si tramanda di padre in figlio e che va in eredità al primogenito della famiglia. Il nonno di Luigi Armogida, originario di Gagliato, aveva ereditato la statua da suo padre. Sposò una ragazza di Borgia, dove andarono ad abitare, e la statua veniva custodita in una cassa. Luigi ha ereditato la statua dal nonno perché il suo papà morì giovane. Nel corso dei secoli la Madonna del Carmine fu sempre venerata dalla famiglia con funzioni religiose, ma quasi mai con la presenza della statua che la famiglia custodiva gelosamente. Circa dieci anni fa fu rifatto l’abito della Madonna con stoffe provenienti dalla Turchia, fu rifatta la corona e tutti gli accessori ornamentali, perché il vestito originale con il tempo si era usurato. La statua è stata recentemente risistemata dalla restauratrice Sonia Lanzellotti. Nella famiglia Armogida c’è sempre stato qualcuno che ha portato il nome di Carmelo o Carmela, a riprova della devozione alla Madonna del Carmine, e quasi tutti i componenti della famiglia sono consacrati alla Madonna con la vestizione dell’abitino. Per anni i coniugi Armogida-Cristofaro hanno partecipato alla novena del Carmine a Squillace; quest’anno finalmente, in sintonia con il parroco don Roberto Corapi, il 15 e il 16 luglio festeggeranno la Madonna del Carmine nella chiesa del loro paese, dove porteranno la loro preziosa statua: un avvenimento nuovo per la comunità di Amaroni. L’origine della celebrazione della Madonna del Carmine il 16 luglio ha un preciso motivo: si racconta che la Vergine del Carmine apparve a san Simone Stock proprio il 16 luglio del 1251 per donargli uno scapolare divenuto in seguito distintivo dell’ordine carmelitano. Dall’apparizione a san Simone passò un secolo e la Madonna del Carmine si fece vedere nuovamente, questa volta ad un pontefice, Giovanni XXII. La Madonna del Carmine viene festeggiata in tantissime città, una delle devozioni mariane più antiche. La diffusione di tale culto viene poi riconosciuta dalla menzione in una bolla papale di Papa Sisto IV, la quale riferisce il crescente ammontare di fedeli alla sequela del Carmelo.

Carmela Commodaro

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